ventose

Lei era fatta così. Impossibile non innamorarsi. Occhi grandi, grandissimi, espressivi; occhi verdi con delle sfumature castane: cristallini, stupendi. Solo guardandola negli occhi te ne innamoravi. Parlo dei suoi occhi ma era bella tutta. Capelli castano chiaro lisci, glieli carezzavi e ti trasmettevano quel particolare senso di morbidezza e di calore. E poi il naso, un delizioso nasino all’insù sempre roseo. Non nego che avesse i suoi difetti. Le orecchie, ad esempio, erano un po’ fuori dal comune… si lo erano… erano un po’ a punta ma questa cosa non disturbava anzi le dava un elemento di particolarità che la distingueva da tutte le altre. Aveva anche una leggera peluria sul volto e sotto il naso ma non so… come dire… potevi innamorarti anche di questo. Aimè aveva un'unica cosa che non andava, un unico drammatico difetto che purtroppo annullava tutte le sue bellezze. Questo difetto lo andavo avvertendo mano mano che la frequentavo: era appiccicosa.

Mio Dio quanto era appiccicosa. Quando ti prendeva non ti lasciava più - sempre insieme - tutte le cose andavano fatte insieme. La mia vita non esisteva più.

Non esistevano più amici, gli amici erano unicamente quelli accoppiati con i quali uscire insieme.

Il pub: non esisteva.

La partita di calcetto: "Ma per favore che poi ti fai pure male".

"Voglio uscire e stare un pò solo": "ma perchè, cosa devi fare?"

" Mercoledì c'è il concerto al Palaeur": "Che palle 'sta musica e poi mercoledì c'è il compleanno di Giulio!!".

Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Aria... ho bisogno di aria!

Era fatta così. Era una cosa più forte di lei. Tutto ciò in cui lei era ai margini veniva spazzato - sistematicamente - via.

In questo sistematico marasma di colpi di scopa uno... se l’è portata via...

Ma era bella, molto bella, solo che le sue mani e peggio ancora la sua personalità avevano piccole, rotonde, tenaci ventose.

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