Jan van Eyck - Diptych Crucifixion (Right Detail)(1430-40)

domenica 13 settembre 2020

Navid Afkari





L’Iran ha annunciato l’esecuzione del wrestler classe 1993 Navid Afkari. Il lottatore è stato impiccato il 12 settembre con l’accusa di aver ucciso un funzionario pubblico, durante una protesta del 2018. La notizia ha scatenato l’indignazione delle associazioni sportive e delle istituzioni internazionali. Afkari infatti era stato condannato all’impiccagione sulla base di una confessione poi ritrattata perché estorta con la tortura secondo quanto dichiarato dai suoi legali.


Navid Afkari é stato impiccato. La sentenza emessa dal Tribunale di Shiratz é stata eseguita nonostante gli appelli rivolti alle Autorità iraniane di mostrare clemenza. Tra coloro che chiedevano "pietà" il più infervorato é stato sicuramente il segretario di Stato Usa Mike Pompeo che ha commentato su Twitter l'esecuzione del wrestler iraniano definendolo " Un atto feroce e crudele e noi lo condanniamo nei termini più forti. È un ignobile assalto alla dignità umana" Dimentica il Pompeo che gli Usa hanno appena giustiziato un uomo a Terre Haute, in Indiana e che gli "assassinati" dalla Giustizia nel suo Paese, sono, a tutt'oggi, 1514, disseminati in quasi tutti gli Stati dell'Unione. Quindi, ipocrita e stupido individuo, non hai nessun diritto di aprire bocca, né tu né quel presidente farlocco che si é dichiarato "stupito ed amareggiato". Io non so se Navid Afkari fosse innocente o colpevole dell'omicidio di un funzionario pubblico, Hassan Turkman, ucciso durante una manifestazione con la complicità degli altri due fratelli, condannati rispettivamente a 54 e 27 anni di galera. Ma non cambia il mio pensiero sulla pena di morte, agghiacciante strumento di vendetta dello Stato contro i suoi cittadini. Questo verdetto criminale é stato eseguito anche per l'applicazione della cosiddetta "Legge del taglione". Spettava ai famigliari della vittima l'ultima parola. Hanno rifiutato di salvarlo. Hanno chiesto d'ucciderlo. Irritante e altrettanto idiota il comunicato della World Players Association, che aveva chiesto l'espulsione dell'Iran dalle competizioni sportive internazionali nel caso avesse eseguito la condanna. Come mai non lo avete mai chiesto per tutti quei Paesi, Usa in testa, che applicano la pena di morte ? Come mai nessuna parola sull'Egitto, sulla Cina, sull'Arabia Saudita, sul Giappone, sulla Corea, e in tutti gli altri 58 Stati che ancora oggi la applicano ? E cosa ne dite degli altri 35 Stati che pur non avendola applicata negli ultimi 5 anni, ancora la mantengono come pena prevista ? Facile fare del moralismo sul comportamento altrui evitando di guardarsi nello specchio. E d'altra parte, perfino lo Stato di Dio, quel Vaticano che occupa abusivamente un pezzo di Roma, ha tolto la pena capitale dalla sua giustizia, soltanto nel 2001, quindi diciannove anni fa. Sant'Agostino ne parla nella sua opera La città di Dio. Egli scrisse: "Dal momento che l'autorità agente è una spada nelle mani di Dio, NON vi è contrarietà nei confronti del comandamento "Non uccidere" per quanti rappresentano l'autorità dello stato e mettono a morte i criminali". Parole di un santo della Chiesa, ritenuto padre spirituale della stessa. E qui mi fermo perché m'accorgo che il mio discorso, sta prendendo una "brutta piega".

Claudio Khaled Ser




Nessun commento: