Jan van Eyck - Diptych Crucifixion (Right Detail)(1430-40)

venerdì 15 giugno 2018

Grandi vite e poi si muore: Rasputin



Grigorij Efimovič Rasputin, è stato un mistico russo, consigliere privato dei Romanov e figura molto influente su Nicola II di Russia, in particolare dopo l'agosto 1915, quando lo zar prese il comando dell'esercito nella prima guerra mondiale.
Vi sono diverse incertezze su gran parte della vita di Rasputin. Egli è tuttora sinonimo di potenza, dissolutezza e lussuria, mentre a suo tempo la sua presenza ebbe un ruolo significativo nella crescente impopolarità della coppia imperiale.

La morte di Rasputin è a dir poco singolare.
Per salvare la dinastia dalla sua nefasta influenza un gruppo di cospiratori composto da politici e aristocratici russi decisero di assassinarlo.
Rasputin fu invitato nel palazzo di Feliks Jusupov, un aristocratico russo, a San Pietroburgo.
Nelle sue memorie, Jusupov racconta che offrì del tè a Rasputin insieme ad un buon numero di pasticcini Petit four al cui interno era stata aggiunta una gran quantità di cianuro; poi, su richiesta dello stesso Rasputin, suonò la chitarra e cantò due ballate gitane. Frattanto, secondo la testimonianza di un secondo cospiratore, il deputato Vladimir Mitrofanovič Puriškevič, Jusupov offrì anche diverse bottiglie di vino provenienti dalla propria riserva privata; dopo un'ora Rasputin parve abbastanza ubriaco ma ancora non dava segnali di avvelenamento: timoroso che potesse sopravvivere fino al giorno dopo, Jusupov salì (almeno tre volte) al piano di sopra dove risiedevano gli altri congiurati finché si decise di sparare a Rasputin; sceso nuovamente insieme a uno di loro, Feliks sparò colpendo Rasputin nel petto tra lo stomaco ed il fegato per poi risalire al piano di sopra.
Ridisceso a ricontrollare il corpo, sembra che Rasputin abbia riaperto gli occhi e si sia lanciato contro Jusupov per poi avventarsi verso le scale e tentare di uscire dal Palazzo; allarmato dal rumore, Purishkevich scese al piano inferiore e sparò ripetutamente a Rasputin: uno dei proiettili penetrò il rene destro e si conficcò vicino alla spina dorsale; Rasputin cadde a terra sulla neve, appena fuori la porta.
In uno stato di parossismo totale, Jusupov colpì violentemente la vittima nell'occhio destro con la scarpa: gli ultimi traumi furono fatali e Rasputin sarebbe morto nel giro di venti minuti.
Dopo aver scartato l'idea di bruciare il corpo (come precedentemente avevano pianificato), i cospiratori, usando l'auto di Purishkevich, si diressero verso l'Isola Krestovskij e gettarono il cadavere dalla macchina oltre il parapetto in un buco nel ghiaccio che ricopriva il fiume Malaya Nevka.

- Grigorij muore a pochi giorni dai suoi 48 anni -



da: wikipedia

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