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Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni. (Guardate il blog sul PC)

venerdì 9 marzo 2018

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German Richier - L'Échiquier, grand (det.)(1959)

Scultura in bronzo - Jardins des Tuileries, Parigi

Germaine Richier (1902 – 1959) è stata una scultrice francese.

Questo è "l' alfiere", uno dei cinque pezzi di cui è composta questa sua opera ispirata agli scacchi.

In francese l'alfiere è chiamato "Le Fou", letteralmente "il pazzo". L'alfiere, spesso rappresentato con il copricapo da vescovo, nei paesi anglofoni è chiamato appunto "The Bishop" (il Vescovo).

Il nome sembra invece di origine arabo-persiana, deriva infatti da "al-fil" che significa "l'elefante" (al=articolo determinativo; fil=elefante) in quanto nei paesi del Medio Oriente questo pezzo era raffigurato da un elefante.