Jan van Eyck - Diptych Crucifixion (Right Detail)(1430-40)

sabato 26 novembre 2016

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I selfie e il mondo dell’università si sono incrociati, ma per l’India non sono arrivate buone notizie dall’incontro: negli ultimi due anni il paese ha registrato il numero di morti legati ai selfie il più alto nel mondo, dice un nuovo studio condotto da accademici della Carnegie Mellon University e dell’Indraprastha Institute of Information Delhi. 

Lo studio – intitolato provocatoriamente "Me, Myself and My Killfie (un gioco di parole tra “kill”, uccidere, e “selfie”): Characterizing and Preventing Selfie Death" – ha scoperto che dei 127 casi segnalati di morti dovute a un selfie dal marzo 2014 a settembre «ben 76 sono stati nella sola India». 

In un blog che descrive lo studio si legge che negli ultimi due anni in Pakistan ci sono state nove morti del genere, contro le otto degli Stati Uniti e le sei della Russia.

Solo nel 2015, in India alcune persone sono morte facendosi un selfie in posa davanti un treno in arrivo, su una barca che si è rovesciata durante un picnic, su una rupe che ha ceduto precipitando in un burrone alto 18 metri e sulla sponda scivolosa del canale di un fiume. Inoltre, un turista giapponese che cercava di farsi un selfie sui gradini del Taj Mahal è morto dopo essere caduto e aver riportato lesioni alla testa.


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