Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

venerdì 2 marzo 2012

Vladimir Vladimirovič Majakovskij - Altitudini

Quattro! Pesanti come un colpo:
a Cesare quel che è di Cesare.
A Dio quel che è di Dio.

Ma uno
come me
dove potrà ficcarsi?
Dove mi si è apprestata una tana?
S'io fossi
piccolo
come il Grande Oceano,
mi leverei sulla punta dei piedi delle onde,
con l'alta marea carezzando la luna.
Dove trovare un'amata
uguale a me?
Angusto sarebbe il cielo per contenerla!
Oh, s'io fossi povero!
Come un miliardario!
Che cos'è il denaro per l'anima?
Un ladro insaziabile si annida in essa.
All'orda sfrenata dei miei desideri
non basta l'oro di tutte le Californie.
S'io fossi balbuziente
come Dante
o Petrarca!
Accendere l'anima per una sola!
Ordinarle coi versi di struggersi in cenere!
E le parole
e il mio amore
sarebbero un arco di trionfo:
pomposamente
senza lasciar traccia, vi passerebbero sotto
le amanti di tutti i secoli.
Oh, s'io fossi,
silenzioso
come il tuono,
gemerei,
stringendo con un brivido il decrepito eremo della terra.


Se urlerò a squarciagola
con la mia voce immensa,
le comete torceranno le braccia fiammeggianti,
gettandosi a capofitto dalla malinconia.

Coi raggi degli occhi rosicchierei le notti
se fossi
appannato
come il sole!
Che bisogno ho io
di abbeverare con il mio splendore
il grembo dimagrato della terra!
Passerò
trascinando il mio enorme amore.
In quale notte
delirante
malaticcia
da quali Golia fui concepito
così grande
e così inutile?

(V.Majakovskij, "all'amato se stesso dedica queste righe l'autore")


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