Jan van Eyck - Diptych Crucifixion (Right Detail)(1430-40)

giovedì 27 luglio 2017

1995: il rapimento dei 6 turisti occidentali in Kashmir



I cinque turisti occidentali tenuti prigionieri dai militanti di Al-Faran

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Nel luglio del 1995 sei turisti occidentali vennero rapiti da un'organizzazione militante islamica del Kashmir conosciuta col nome di Al-Faran l'ala radicale dell'Harkat-ul Ansar.
Le sei persone rapite erano due turisti inglesi, Keith Mangan e Paul Wells; due americani, John Childs e Donald Hutchings; un tedesco, Dirk Hasert; e un norvegese, Hans Christian Ostrø.

John Childs riuscì a fuggire in maniera rocambolesca dalle mani dei rapitori solo qualche giorno dopo il sequestro. Sarà l'unico a salvarsi.
I terroristi non ebbero pietà degli appelli lanciati da numerosi governi, e iniziarono ad attuare le loro promesse come minacciato: uccidere uno ad uno i viaggiatori se le condizioni poste - il rilascio di 15 ribelli tenuti nelle prigioni indiane - non fossero state rispettate. 
Il 14 agosto 1995 la Repubblica scriveva: "La testa da una parte, a decine di metri di distanza dal resto del corpo, gettato in un fosso. Sul petto inciso con il coltello il nome del gruppo che l'aveva rapito. Nelle tasche, un messaggio: "Abbiamo ucciso l' ostaggio perché il governo non ha accettato le nostro condizioni". Così è stato trovato ieri Hans Ostrø, 27 anni, norvegese, uno dei cinque turisti occidentali sequestrati all'inizio di luglio dai separatisti del Kashmir."
Secondo il Centro di Ricerca Terrorismo statunitense, le forze speciali norvegesi del Forsvarets Spesialkommando (FSK) tentarono di individuare e salvare l'ostaggio norvegese. Il tentativo, come visto, non riuscì.
La seconda esecuzione prevista entro 48 ore non ebbe luogo e non si sentì parlare degli ostaggi fino alla fine dell'anno.
Nel dicembre 1995, i rapitori rilasciarono una nota dove si diceva che non stavano più tenendo gli uomini in ostaggio. 
Mangan, Wells, Hutchings e Hasert non furono mai più trovati, presumibilmente furono uccisi.
Nel maggio 1996, un militante catturato affermò agli investigatori indiani e agli agenti dell'FBI di aver sentito che tutti i quattro ostaggi erano stati uccisi il 13 dicembre 1995.



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