Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

domenica 19 febbraio 2023

ore 12:00 - momento zen: cibo e lussuria



L’amore per il cibo è citato in modo ricorrente nei testi medioevali, la gola addestrava al piacere fisico ed era la prima occasione di cedimento ai sensi e alla lussuria. La religione prevedeva che ci si dovesse cibare per sopravvivenza e impedire che il piacere del cibo demolisse la fortezza spirituale dell’animo. Il primo peccato di gola era attribuiva ad Adamo che, spinto da Eva, si nutrì del frutto dell’albero proibito. In seguito a questo episodio la donna venne indicata come elemento di tentazione sessuale, e identificata come il principale colpevole di cedimenti lussuriosi. I Libri penitenziali, elenchi di peccati e relative penitenze compilati in ambiente monastico a partire dal IV sec., appaiono illuminanti. Seguendo questa motivazione la Chiesa non ammetteva che le donne potessero avere cariche pubbliche, e le relegò in ruoli di ambiente familiare: cura della casa, procreazione ed educazione dei figli. Uno dei moniti principali fatti agli uomini di chiesa era: “non intingere la mano nella scodella di una donna e non mangiare con lei”. Le regole monastiche erano dure e rigorose nello stabilire i digiuni, in quanto se la gola era il primo ostacolo per la salvezza, il digiuno era la virtù che redimeva, perché attraverso il digiuno ci si abituava all’umiltà fisica e al controllo dei sensi.



da: 24orenews 

1 commento:

Undentedileone ha detto...

Ed era per quello, a causa dei prolungati digiuni, che poi andavano in deliquio e vedevano le madonne.