Se qualche dubbio in merito poteva esserci, Heydrich lo dissipò totalmente.
Egli chiarì con agghiacciante meticolosità che gli ebrei abili al lavoro erano tutti destinati a morire. O avrebbero ceduto sotto le disumane condizioni di lavoro o sarebbero stati uccisi proprio perché erano riusciti a sopravvivere. Il destino degli ebrei considerati inabili al lavoro fin dall’inizio è pressoché fuor di dubbio.
[Mark Roseman, Il protocollo del Wannsee e la soluzione finale, Corbaccio, Milano 2002, p. 92]
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