Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

sabato 6 agosto 2022

La Trilogia sulla morte



La Trilogia sulla morte è composta da tre film realizzati tra il 2000 e il 2006 dal regista messicano Alejandro González Iñárritu, e sceneggiati da Guillermo Arriaga:

- Amores perros (2000), con Gael García Bernal

- 21 grammi (2003), con Sean Penn e Benicio del Toro

- Babel (2006), con Brad Pitt e Cate Blanchett

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Amores perros è del 2000. È il primo capitolo della Trilogia sulla morte. Il film ha ricevuto una candidatura ai Premi Oscar 2001 come miglior film straniero ed è detentore di oltre 50 premi cinematografici.

Il racconto è composto da tre storie ambientate a Città del Messico che, a partire da un incidente automobilistico, si intrecciano e determinano il destino dei suoi personaggi. La doppia natura dell'uomo è presente nella metafora suggerita dalla costante presenza dei cani, alter ego dei personaggi. Lo stesso concetto viene ribadito nel titolo: Perros, che in spagnolo significa cani, è usato come aggettivo all'incirca con il significato di cattivo, dunque "amori cattivi".

Questo film è diventato oggetto di studio sia da un punto di vista tecnico sia storico, in quanto si ritiene che abbia segnato l'inizio del nuovo cinema messicano, inteso come cinema capace di attirare l'attenzione del pubblico fuori dalle sue frontiere.

«A Luciano, perché siamo anche ciò che abbiamo perso.»

(dedica nei titoli di coda)

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21 grammi (21 Grams) è del 2003.

Il titolo della pellicola si riferisce all'ipotetico peso, calcolato dal dottor Duncan MacDougall in 21 grammi, che chiunque perderebbe esalando l'ultimo respiro in quanto peso dell’anima, spesso associato ad una piuma.

Il film - seconda opera del regista messicano e prima pellicola dello stesso girata negli USA – è un dramma psicologico con una struttura narrativa ed una tecnica di ripresa che ne costituiscono le caratteristiche peculiari: la prima parte del film è costituita da continui flash-forward mentre alcune delle riprese sono eseguite utilizzando cineprese senza cavalletto che tendono a conferire alle immagini un effetto particolare.

«Nella sceneggiatura di Guillermo Arriaga la tematica filosofico-religiosa è assai ambiziosa: una storia di agonia e rinascita imperniata sui rapporti tra destino e libero arbitrio. Provvidenza (cattolica) e caso, presenza e silenzio di Dio.»

su Recensione Corriere della Sera

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Babel è del 2006. Con questo film si chiude la Trilogia.

Quattro realtà diverse e apparentemente distanti tra loro (una famiglia marocchina, una statunitense, una badante messicana e padre e figlia giapponesi), si troveranno unite nel filo dell'esistenza tracciata da Guillermo Arriaga.

«Scritto - come i precedenti Amores perros e 21 grammi e non dissimile nella costruzione a incastro - dal romanziere Guillermo Arriaga, è un magnifico e dolente affresco in 3 continenti e con 3 atmosfere diverse, splendidamente fotografato da Rodrigo Prieto, sulla solitudine e sui confini - geografici, culturali e psicologici - che la generano; sulla cognizione del dolore; sul destino dell'uomo e sulla difficoltà della comunicazione (cui fa riferimento il titolo biblico); sui sentimenti che possono unire o dividere.»

su cinema-tv.corriere.it, Corriere della Sera



grazie ad Alessandra per avermene parlato 🌹





dalle varie voci su wikipedia

5 commenti:

Cesare ha detto...

Film interessanti e ben diretti.

Cesare ha detto...

Cate Blanchett è una grande attrice.

v3l3nomortale ha detto...

D'accordo. Ma la scoperta è questo regista di cui non avevo coscienza.

Cesare ha detto...

Neanche io sapevo il nome, ho visto i film, abbastanza complessi ma vedibili.

v3l3nomortale ha detto...

Avevo visto Amores Perros, ma rivisti tutti e tre di seguito sono stupendi. Il filo conduttore chiarissimo, l'atmosfera e le storie mi hanno preso molto tanto è vero che ho scaricato anche birdman, biutiful e revenant. Il problema è quando vederli.