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Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni. (Guardate il blog sul PC)
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6 commenti:
Fenomenale! Le hanno portato via i cuccioli?
Non saprei, non era spiegato. Per esperienza non sentono la mancanza dei piccoli quando si allontanano.
Hai ragione, ma hanno in repertorio un accudimento quasi ossessivo, prima che si allontanino. Certo è possibile che qui ci sia molta "regìa".
"un accudimento quasi ossessivo": verissimo, anche se una mia vecchia gatta mi permise di farle da "ostetrico" durante il suo parto.
v3l3nomortale
La mia prima gatta partorì nel mio letto mentre dormivo. Scelse, credo, un posto caldo. Poi di giorno sistemò i cinque piccoli, uno alla volta, dentro un cassetto semiaperto, riparati e pronti per l'allattamento.
Bellissimo!
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