mercoledì 29 giugno 2011

29 giugno 1944 il massacro di Civitella in Val di Chiana

 Wilhelm Schmalz il boia di Civitella

E' il 29 giugno 1944 quando in seguito alla morte di 3 soldati tedeschi della Wehrmach dal comando tedesco di Civitella, roccaforte partigiana, partono 3 squadroni: uno destinato a Cornia, l'altro a San Pancrazio e un terzo, il più grande, si riversa nel centro stesso del paese. I tedeschi irrompono nelle case e indistintamente uccidono tutti, uomini, donne e bambini. In chiesa, mentre si sta celebrando la Messa, i tedeschi dividono i fedeli in piccoli gruppi. Quindi, indossati grembiuli mimetici in gomma per non sporcarsi di sangue, li freddarono come bestie con dei colpi alla nuca.
Il sacerdote don Alcide Lazzeri nonostante verrebbe risparmiato in quanto religioso, inorridito dalla strage perpetrata ai danni dei suoi inermi parrocchiani sceglie di morire con loro.
Compiuto l'eccidio, i tedeschi incendiano le case di Civitella, provocando così la morte anche di coloro che hanno disperatamente tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte. Solo pochi abitanti riescono a salvarsi dal massacro.

Alla fine si conteranno 244 morti: 115 a Civitella, 58 a Cornia e 71 a San Pancrazio.
Noi non dimentichiamo.

Nessun commento: