Mio marito morì a Roma nelle carceri di Regina Coeli, pochi mesi dopo che avevamo lasciato il paese.
Davanti all’orrore della sua morte solitaria, davanti alle angosciose alternative che precedettero la sua morte, io mi chiedo se questo è accaduto a noi, a noi che compravamo gli aranci da Girò e andavamo a passeggio nella neve.
Allora io avevo fede in un avvenire felice e lieto, ricco di desideri appagati, di esperienze e di comuni imprese. Ma quello era il tempo migliore della mia vita e solo adesso che m’è sfuggito per sempre, solo adesso lo so.
: : Natalia Ginzburg, Le piccole virtù (Inverno in Abruzzo) : :

1 commento:
Terribile.
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