In questi giorni mi viene da pensare alle persone schive. Sarà perché mi è capitato di incontrarne una o due, e mi è rimasto questo pensiero dentro che ogni tanto si mette in movimento e mi costringe a rimetterlo in circolo.
Le persone schive tra loro si riconoscono ed è per quello che io le riconosco. Una persona schiva che ho incontrato non sapeva che io ero più schiva di lei e si è ritirata come un riccio per paura che le facessi un complimento. Le persone schive non amano i complimenti: non sanno farli e non sanno riceverli. Cioè li amano, come tutti, ma solo da lontano. Magari per iscritto. Magari di sguincio. Magari non in pubblico. Ma i complimenti diretti le persone schive le mettono in un imbarazzo tale che piuttosto meglio pensare di non essere apprezzate per niente. Almeno ci si sente al sicuro. Almeno non bisogna cercare le parole per dire un grazie che spesso non arriva. Le persone schive spesso passano per maleducate.
Gli estroversi le persone schive non le capiscono mica tanto. Certe volte pensano che siano gente che se la tira, che si fa desiderare, che non è capace di stare al mondo.
Ecco, magari su questo ultimo punto hanno un po' ragione: stare al mondo per le persone schive può essere difficilissimo.
dal blog: hotel ushuaia
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