QUESTA IMMAGINE GIRA COSI' PER IL WEB,
MA IO HO UN PRECISO RICORDO DI TUTTO QUESTO.
Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni. (Guardate il blog sul PC)
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5 commenti:
https://youtu.be/HZDOqGzomkw?si=Mj8yRkIkBjJ3aFms
Volevo dire tutt'altro ma va bene anche questo. Ommamma.
Era il 1972.
Circolo del P.C.I. di Coriolano (te lo ricordi?).
Al flipper a quei tempi si vincevano le partite.
Mettevi 100 lire e giocavi all'infinito se eri bravo come me.
Poi venivano le amiche della mia ragazza, M., che mi cercava e allora dovevo venedere le partite vinte, generosamente, a 200 lire e andare.
M. è stata la prima ragazza che ho baciato... la lingua... chi se scorda quella lingua.
Era bella, il primo amore.
La parodia del personaggio di Verdone ci sta tutta, solo che Coriolano ti dava una pezza se gli scrivevi sul flipper col pennarello.
Nel 1972, avevo 9 anni. Primo e grandissimo amore a 19 e chi lo dimentica
Dimenticare non si può, il brutto è che s'è cristallizzato.
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