Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

domenica 23 aprile 2017

Guido da Siena [Italian Byzantine Style Painter, active 1270-1276]



Guido da siena
Trasfigurazione, entrata di Cristo a Gerusalemme e resurrezione di Lazzaro (ca. 1270-1275)
Tempera e oro su tela - 90 × 186 cm - Pinacoteca nazionale, Siena

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L'opera è dipinta su tela, un formato molto raro nel '200, ed è una delle primissime pitture pervenuteci su tale materia e fu attribuita a Guido da Siena nel 1936 da Berenson e confermato poi nel 1964 dallo Stubblebine e dal resto della critica.

Vi sono raffigurate tre storie di Cristo, da leggere da destra verso sinistra.

La prima è la resurrezione di Lazzaro, dall'elegante composizione formale. Un gruppo di edifici a sinistra fa da sfondo a Gesù, ritratto nel gesto della parola, e agli apostoli, mentre dalla montagnola antistante Lazzaro si leva dal sepolcro ancora bendato, ma con gli occhi ben aperti, in quanto vivo. Qui gli astanti sollevano le mani sorpresi e uno di loro si tappa la bocca per il cattivo odore. Curiosi sono i grandi fiori a ombrello che spuntano da un arbusto sulla montagna, così originali, ma presenti anche nel dossale di Badia Ardenga. In basso due donne si prostrano, a riempire la forma triangolare del crinale, senza invadere la metà riservata a Gesù e alla sua schiera.

Anche la scena dell'ingresso a Gerusalemme è raffigurata sfruttando sapientemente i piani in sequenza, in questo caso una serie di colli lungo i quali le persone scendono, provenienti dalla città murata sullo sfondo (stretta come un anfiteatro), tra alberelli su cui si arrampicano i fanciulli desiderosi di vedere l'avvenimento. Gesù si fa avanti in groppa a un'asina, parlando e benedicendo, mentre i fedeli si prostrano per stendere a terra mantelli e ramoscelli per facilitarne il passaggio. Lo seguono gli apostoli (se ne intravedono solo tre e altrettante aureole in secondo piano), che paiono titubanti, riguardandosi l'un l'altro.

L'ultima scena è quella della Trasfigurazione. Gesù appare in una sfolgorante mandorla raggiata tra i profeti Isaia e Mosè (i loro nomi sono scritti sopra le loro teste), mentre in basso i tre apostoli testimoni sono folgorati dalla visione soprannaturale. Essi sollevano le mani e guardano timorati verso l'alto, appollaiati su diversi speroni e radure del crinale dai colori pastello.

(clicca sull'immagine per ingrandirla)



da: wikipedia

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