Nell'antica Roma la prostituzione era comunemente accettata. Anche Catone il Censore, l'austero per antonomasia, secondo Orazio (Satire), vedendo un giovane uscire da un lupanare lo lodò perché aveva sfogato la propria "increscevole libidine" con una prostituta senza godersi la moglie altrui. La clientela era per lo più di bassa estrazione sociale, plebei, mercanti e marinai stranieri di passaggio. Le prostitute erano tutte schiave, ed i loro guadagni venivano interamente incassati dal proprietario detto Lenone. Il prezzo medio era di 2 assi, il costo di una bevuta di vino.
martedì 8 luglio 2025
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2 commenti:
Catone passava di lì per caso...
Non a caso Marco Porcio Catone
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