lunedì 23 giugno 2025
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Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni. (Guardate il blog sul PC)
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5 commenti:
E che ci vuole...
Un giorno ti racconterò la mia prima e ultima esperienza sul cavallo in maremma.
Quando montai a cavallo partì al trotto. Riuscii poi a metterlo al passo e lo guidai nelle sabbie mobili. Da quel momento lui prese le redini (della situazione) e tornammo a casa sani e salvi.
Quando montai a cavallo lui dopo 2 passi si mise a brucare l'erba. Gli altri nel frattempo si allontanavano e quando "riuscii a trovare la prima" erano già scomparsi. Alla prima biforcazione sbagliai strada. Poi arrivò una moto e il cavallo si spaventò iniziando a correre giù per la vallata di ulivi. I rami mi sferzavano il viso e il corpo ma rimasi in sella e lo ripotai sulla strada. Dopo un km arrivarono i soccorsi in jeep. Fine della cavalcata. Molto meglio mi sono trovato col cammello. Conoscevo i versi e lui rispondeva ai comandi gentilmente.
Sei stato bravo, ma il fatto è che i cavalli hanno i loro ghiribizzi.
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