La storia è interessante: queste due monumentali colonne, originarie dell'Oriente, restarono a lungo a terra, giacché nessuno aveva trovato la tecnica per drizzarle. L'idea venne all'ingegnere bergamasco Nicolò Barattiero, che aveva edificato il primo ponte di Rialto, nel 1172. Questi pensò di bloccare un'estremità della colonna e di legare attorno all'altra estremità alcune corde solidamente fissate a terra. Bagnando le funi, queste si accorciarono, mentre aumentavano di diametro, in tal modo fu possibile sollevare la testa della colonna di pochi centimetri. Furono allora collocati del ceppi di legno sotto la colonna, le corde bagnate furono sostituite con corde asciutte e ripetendo l'operazione più volte, fu possibile drizzare le due colonne.
Come ricompensa, a Barattiero fu concesso di giocare a dadi in questo luogo e di organizzarvi addirittura una bisca, visto che fino ad allora questo gioco era stato vietato.
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