Artemisia Gentileschi - Giuditta decapita Oloferne (ca.1612)

mercoledì 19 marzo 2025

Morazzone [Pier Francesco Mazzucchelli - Italian Baroque Era Painter, 1573-1625]

 


Il Morazzone • Memento mori (1620)
Basilica di San Gaudenzio, Novara
Cappella della Buona Morte

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La Basilica di San Gaudenzio a Novara testimonia quella age d’or che la chiesa locale visse con l’arrivo nel 1590 del nuovo Vescovo Carlo Bascapè, già segretario di San Carlo Borromeo, del quale ereditò l’attivismo culturale.

Un esempio di questa nuova cultura artistica che riprende i temi della Controriforma è la prima cappella sulla destra dell’aula basilicale, detta della Buona Morte, inaugurata nel 1620. Una lapide ricorda che il “sacellum” è stato realizzato per iniziativa della “Pia mortis sodalitas, a Carolo Episcopo instituta” allo scopo di aiutare le “animas defunctorum”, con una decorazione di pitture “quatuor novissimi exprimentibus”.

Sull’altare vediamo una Deposizione del Cristo morto, dipinta dal Moncalvo. Le pareti della cappella sono affrescate da Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, con l’idea di ispirare una meditazione sui Novissimi, e cioè sul momento della morte, sul giudizio finale e sui regni dell’aldilà: il Cielo, il Purgatorio e l’Inferno.

Il tema della morte è declinato con la macabra scena di una tomba piena di ossa nella quale è stato calato un cadavere ormai in dissoluzione; il senso della scena è trasmesso dalla trascrizione del versetto della Vulgata:

«cum enim moritur homo hereditabit serpentes et bestias et vermes».






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