Veronese, Judith with the Head of Holofernes (det.)(ca.1575-80)

giovedì 28 settembre 2023

Annone e lo zoo di Leone X




Disegno di Raffaello Sanzio sull’elefante “Annone”


Annone (circa 1510 - 16 giugno 1516) era un elefante bianco addomesticato, originario dell'isola di Ceylon, di proprietà del papa Leone X. 

L'elefante fu un regalo del re Manuele d'Aviz di Portogallo per l'incoronazione di papa Leone X. Oltre al pachiderma, caratterizzato da albinismo e molto apprezzato dal papa, qualche anno più tardi Manuele inviò al papa anche un rinoceronte, che però perì annegato durante il viaggio a seguito di una tempesta. 

La nave che trasportava Annone (chiamato così in onore del generale cartaginese) arrivò da Lisbona a Roma (12 marzo 1514), quando l'elefante aveva circa quattro anni. Dopo il suo arrivo venne portato in processione per le strade della capitale, tra due ali di folla entusiasta, insieme a due leopardi, una pantera, alcuni pappagalli, tacchini rari e cavalli indiani. Il pachiderma aveva sulla groppa un palanchino, fatto d'argento, a forma di castello, contenente un cofano con dei doni reali, tra cui paramenti ricamati in perle e pietre preziose e monete d'oro coniate per l'occasione.

Il papa attendeva l'arrivo del corteo a Castel Sant'Angelo; una volta giunto al suo cospetto, Annone si inginocchiò per tre volte in segno di omaggio, strofinandogli la proboscide sulle pantofole; poi, obbedendo ad un cenno del suo custode indiano, aspirò l'acqua con la proboscide da un secchio e la spruzzò non solo contro i cardinali, ma anche contro la folla.

Qualche anno più tardi ancora il re Manuele, venuto in possesso di un esemplare di rinoceronte, anche in questo caso volle farne dono al papa. Ad ogni sosta del suo viaggio da Lisbona l'animale suscitò ampia curiosità; anche re Francesco I volle personalmente vederlo nella sosta a Marsiglia. Purtroppo la nave che trasportava il rinoceronte fece naufragio a Porto Venere nel golfo della Spezia nel 1516.

In un primo tempo l'elefante venne posto in una struttura chiusa nel cortile del Belvedere, a quel tempo in costruzione, poi venne trasferito in un particolare edificio tra la Basilica di San Pietro e il Palazzo Apostolico, vicino a Borgo Sant'Angelo (una strada nel rione Borgo). 

I cronisti dell'epoca parlarono di lui come di un animale straordinariamente intelligente, che spesso si prestava a balli, spruzzi d'acqua con la proboscide e scherzi vari. Annone divenne una "mascotte" nella corte papale e fu il protagonista nelle processioni in città; dato in custodia al protonotario Giovanni Battista Branconio dell'Aquila, veniva portato spesso in giro per le strade di Roma, suscitando curiosità e ammirazione al suo passaggio. Il suo mantenimento costava cento ducati l'anno e tra i vari incarichi di due tra i più grandi artisti del tempo, Raffaello Sanzio e Pietro Aretino, il quale era meravigliato da questo animale, vi era quello di fargli da custode.

Due anni dopo il suo arrivo a Roma, si ammalò improvvisamente; i medici cercarono di curarlo, ma il 16 giugno 1516 morì di angina all'età di sette anni, stroncato dal clima umido della città, con il papa al suo fianco. Annone venne sepolto nel Cortile del Belvedere.

Quando il pachiderma muore, il Pontefice chiede a Raffaello Sanzio di eseguire un dipinto per ricordare Annone. Quel dipinto è andato perduto, ma restano gli schizzi che l’artista aveva realizzato in precedenza.




da: wikipedia

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