Artemisia Gentileschi - Giuditta decapita Oloferne (ca.1612)

domenica 30 maggio 2021

Gustav Klimt [Austrian Art Nouveau Painter, 1862-1918]





Gustav Klimt - Die Freundinnen (Le amiche)(1916-17)
Olio su tela - 99 x 99 cm - bruciato nell'incendio del Castello di Immendorf (1945)

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“Amiche” è un olio su tela del 1916, di cui però non rimane più nulla, perchè appartenente alla collezione data alla fiamme dai nazisti, nel tragico episodio di Castello Immerdof (1) nel 1945. E’ una tela che parla di amore o almeno di uno degli aspetti di esso. Si allude infatti ad un amore saffico in una composizione dal cromatismo vivace e caldo, giocato sulle tinte dell'arancio e del rosa, tra decori floreali e rappresentazioni di volatili, allusivi anch'essi. La scena è dominata da due bellissime donne, quelle che Klimt è sovente avere nel suo atelier, giovani modelle delle quali ama stravolgerne le forme, delle quali ama la femminilità e l'eros sprigionato dalla loro nudità. La prima è avvolta in una veste orientaleggiante arancione e un turbante bianco ne nasconde i capelli, guarda dritto negli occhi lo spettatore, quasi volesse ammiccare con lui, sedurlo, invitarlo ad entrare nello spazio pittorico insieme a lei e alla sua amata, proprio come succedeva nel pranzo all'aria aperta dipinto da Manet cinquant'anni prima. Vicino a lei, un'altra affascinante donna, timidamente appoggiata alla sua spalla, sorride, mentre il suo ricco bracciale va a confondersi con l'altrettanto prezioso e decorato scialle che le accarezza il corpo nudo. Anche il suo sguardo è rivolto all'osservatore, complice e sensuale.

Ai lati del quadro troviamo due volatili, a sinistra un gallo o forse un pavone, simbolo di superbia, disegnato in una forma scomposta sullo sfondo rossastro, abbellito con motivi floreali che riprendono la sciarpa della fanciulla e il tubante della sua compagna; mentre sulla destra si nota un cigno bianco, chiaro riferimento alla leggenda di “Leda e il cigno” di Ovidio, rappresentato precedentemente dall'artista. Non è la prima volta che Klimt propone elementi della natura, prendendo spunto specialmente dal ramo dell'ornitologia, facendo cenno in modo non esplicito e spesso malizioso alla sfera dell'erotismo, tema che piace molto al pittore e che spesso ripropone in chiave sempre diversa. Caratteristica fondamentale da porre in evidenza in questo doppio ritratto, è l'essenzialità dell'impianto decorativo, ridotto al minimo, soprattutto se confrontato con i ritratti precedenti, dove insieme alla cornice dorata, spiccano simboli e raffigurazioni che ricordano l'arte bizantina; in questo caso invece sceglie uno stile più asciutto, lasciando che siano le sfumature del colore a riempire lo sfondo, ricordando vagamente le stampe giapponesi

“Amiche” fu uno degli ultimi quadri di Klimt, colto da malore morirà nel 1918 a Neubau, lasciando una grande eredità sia ai suoi contemporanei, tra cui Egon Schiele e Oskar Kokoschka, che ai suoi posteri, nonostante il suo operato abbia vissuto un periodo di oblio.




(1) Il castello di Immendorf, si trova nel parte settentrionale dell’Austria, grazie alla sua posizione geografica e alla sua ampiezza era utilizzato dai nazisti come deposito di opere d’arte.
La notte tra il 7 e l’8 maggio 1945, gli ufficiali delle SS fecero un’orgia nelle stanze del castello dove venivano conservate le opere, così sensuali, dell’artista viennese. Il giorno dopo, le SS decisero di distruggere il castello per evitare che le truppe russe, conquistandolo, entrassero in possesso delle opere d’arte.







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