martedì 30 marzo 2021

ore 12:00 - momento zen: Tarrare






Tarrare, a volte citato come Tarare (Lione, 1772 – Versailles, 1798), è stato un militare e artista francese, noto per le sue abitudini alimentari particolari. In grado di mangiare grandi quantità di carne, era costantemente affamato e, poiché i suoi genitori non erano in grado di rifornirlo adeguatamente di cibo, fu costretto ad abbandonare la famiglia da adolescente. Viaggiò in Francia in compagnia di una banda di ladri e prostitute, prima di diventare il fenomeno da baraccone di un ciarlatano itinerante: ingoiava tappi, sassi, animali vivi e un intero cesto pieno di mele. Successivamente si trasferì a Parigi, dove lavorò come artista di strada sfruttando questa sua insolita abilità.

Allo scoppio della guerra della Prima Coalizione, Tarrare si arruolò nell'Armée révolutionnaire française. Con razioni militari insufficienti a soddisfare la sua voracità, si ridusse a consumare anche rifiuti dalle pattumiere, finendo per deteriorare le sue condizioni fisiche. Fu quindi ricoverato in ospedale, divenendo presto oggetto di una serie di esperimenti medici per testare la sua capacità di mangiare. Dimostrò quindi di essere in grado di consumare in una sola volta un pasto sufficiente per 15 persone, di inghiottire gatti e serpenti vivi, lucertole, altri animaletti e tutta una anguilla senza masticarla. Nonostante la sua dieta insolita, era di dimensioni e aspetto normali e non mostrava alcun segno di malattia mentale se non quello che al tempo fu descritto come un temperamento apatico.

Il generale Alessandro di Beauharnais pensò di utilizzare le abilità di Tarrare per scopi bellici: nel 1794 il giovane venne impiegato come corriere dall'esercito francese, con il compito di ingoiare documenti importanti, passare attraverso le linee nemiche e recuperarli dalle sue feci una volta giunto in una destinazione sicura. Sfortunatamente Tarrare non era in grado di esprimersi in tedesco e alla prima missione fu subito catturato dalle truppe prussiane, selvaggiamente picchiato e sottoposto a una finta esecuzione prima di essere rilasciato e riconsegnato alle armate francesi.

Prostrato da questa esperienza, accettò di sottoporsi in ospedale a qualsiasi procedura che potesse curare il suo appetito e sperimentò numerosi e fantasiosi trattamenti, tra cui l'assunzione di laudano, di pillole di tabacco, di aceto di vino e uova alla coque. Questi fallirono tutti, senza che i medici riuscissero a tenerlo sotto un regime di dieta controllata. Tarrare tentava infatti di bere il sangue salassato dei pazienti e addirittura di nutrirsi dei cadaveri dell'obitorio e usciva spesso dal nosocomio, nutrendosi scavando tra i rifiuti e rubando le frattaglie esposte fuori dai macelli. Sospettato di aver mangiato un bambino, fu infine espulso dall'ospedale. Riapparve quattro anni dopo a Versailles, sofferente di una grave tubercolosi, morendo poco dopo a seguito di un lungo attacco di diarrea essudativa.




da: wikipedia

1 commento:

Cesare ha detto...

Si trattava di un caso evidente di Sindrome dello Squalo (SS) oggi ben nota agli specialisti. LOL