Artemisia Gentileschi - Giuditta decapita Oloferne (ca.1612)

domenica 16 dicembre 2018

Isola di North Sentinel e sentinelesi




L'Isola di North Sentinel è una delle isole Andamane nel golfo del Bengala. L'isola si trova a ovest della parte meridionale delle Andamane del sud, ed è il territorio di una tribù di indigeni, i sentinelesi che, violentemente, rifiuta qualsiasi contatto con il mondo esterno. La tribù viene annoverata tra le ultime popolazioni in tutto il mondo a rimanere ancora virtualmente incontaminate dalla civiltà moderna. A causa di tale isolamento, sono note solo informazioni molto limitate sull'isola.

La consistenza demografica dei sentinelesi non è nota con esattezza. Attualmente è stimata essere tra i 50 e i 500 individui. Il censimento ufficiale indiano del 2001 indicava un numero verificato pari a 39 individui (21 maschi e 18 femmine). Tuttavia questo sondaggio fu inevitabilmente condotto a distanza e quasi certamente non rappresenta una stima accurata per una popolazione che si estende su un'isola di 59,67 km². Il nuovo censimento del 2011 registrò solo 15 individui (12 maschi e tre femmine).

La tribù è la più isolata al mondo e ha avuto solo sporadici contatti a distanza con popolazioni esterne, in particolare in occasione di missioni governative o di studio, accolte con lancio di frecce da parte dei sentinelesi. Si pensa che vivano nell'isola da circa 60.000 anni: molto probabilmente i loro antenati hanno preso parte alle prime migrazioni preistoriche compiute dall'uomo fuori dal continente africano. Cacciano e raccolgono frutti spontanei dalla foresta, e pescano lungo le coste, ma non coltivano nulla, né allevano animali, come fanno i vicini Jarawa.

I sentinelesi respingono qualsiasi contatto con il mondo esterno. Il governo locale ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di interferire con lo stile di vita o l'habitat dei sentinelesi. Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, li ha definiti "la società più vulnerabile del pianeta", perché a causa del completo isolamento non hanno difese immunitarie verso malattie comuni e una semplice epidemia potrebbe spazzarli via.

Qualsiasi effetto a medio o lungo termine sulla popolazione sentinelese derivante dal maremoto dell'Oceano Indiano del 2004 e dallo tsunami risultante non è noto. Anche se è probabile che gli abitanti dell'isola abbiano sofferto gravemente gli effetti dell'evento, la loro sopravvivenza fu confermata quando, alcuni giorni dopo, un elicottero del governo indiano sorvolò l'isola venendo preso di mira dal lancio di frecce da alcuni sentinelesi.

Nel 2006 i sentinelesi uccisero due pescatori che pescavano illegalmente granchi del fango attorno all'isola. L'ancoraggio improvvisato della loro barca non era riuscito a impedire che venisse portata via dalle correnti mentre erano addormentati; così l'imbarcazione si spostò nei pressi delle rive dell'isola, dove i due uomini furono uccisi. Un elicottero della Guardia costiera indiana, inviato per recuperare i corpi, fu respinto dai guerrieri sentinelesi che scagliarono un nugolo di frecce.

Nel novembre 2014 Survival denunciò che i pescatori di frodo avevano preso di mira le acque intorno all'isola di North Sentinel, mettendo così in grave pericolo la tribù; l'organizzazione sollecitò le autorità a garantire che l'isola fosse protetta dalle invasioni esterne.

Nel novembre 2018 un missionario statunitense di nome John Allen Chau, recatosi sull'isola per convertire la popolazione locale al cristianesimo, è rimasto vittima degli indigeni non appena messo piede sull'isola.



da: wikipedia

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