M.C. Goodwin - Death Quit

lunedì 30 ottobre 2017

"Spezzeremo le reni alla Grecia"


Ioannis Metaxas (al centro, con gli occhiali) insieme ad alcuni membri dell'Organizzazione Giovanile Greca che eseguono il saluto romano


Da un lato abbiamo: Ioannis Metaxas, fascista, militare e politico greco, primo ministro e dittatore della Grecia dal 1936 fino alla morte.
Dall'altro: Benito Amilcare Andrea Mussolini, fascista, politico, presidente del consiglio del Regno d'Italia e dittatore "Fondatore dell'Impero" dal 1925.

Metaxas vuole tenere la Grecia al di fuori della Seconda guerra mondiale.
Mussolini no e vuole i diritti d'occupazione di alcuni siti strategici in terra greca.
Metaxas gli risponde: "Alors, c'est la guerre."
L'Italia invade la Grecia dall'Albania. E' il 28 ottobre 1940.

Il 18 novembre 1940 Benito Mussolini in un discorso tenutosi a Piazza Venezia dice:
"Affermai cinque anni fa: spezzeremo le reni al Negus. Ora, con la stessa certezza assoluta, ripeto assoluta, vi dico che spezzeremo le reni alla Grecia, in due o dodici mesi poco importa, la guerra è appena cominciata!"

Una volta invasi i Greci contrattaccarono rapidamente, costringendo l'esercito italiano a riparare in fretta e furia in Albania e addirittura occuparono la parte meridionale del paese, allora sotto controllo italiano. 

Il 23 febbraio 1941, a distanza di tre mesi dal primo discorso, Mussolini, non contento, fece un secondo annuncio sulle imminenti sorti della campagna di Grecia, dicendo: 
"Fra poco verrà il bello."

In marzo le forze italiane tentarono una massiccia controffensiva per respingere i greci dall'Albania, ma andarono incontro a un sanguinoso fallimento. La guerra si trascinò in una situazione di stallo fino all'aprile 1941, quando la Germania intervenne in forze nella regione balcanica: con un'azione fulminea, le truppe tedesche invasero la Jugoslavia e la Grecia, costringendole in poco tempo alla capitolazione. 
La campagna di Grecia si tradusse così in un grave insuccesso politico per l'Italia, costretta ad abbandonare ogni pretesa di condotta autonoma e distinta dai tedeschi delle operazioni belliche.

L'espressione spezzare le reni/spezzeremo le reni a... sopravvive soprattutto come parodia dello stile militaresco fascista che ricorda la sproporzione tra la tracotanza eroica delle parole e la dura realtà dei fatti, con le numerose sconfitte che il Regio Esercito Italiano patì dalle meno quotate forze armate elleniche, che rende ancora più assurda e iperbolica la locuzione.


Benito Mussolini durante un discorso



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