M.C. Goodwin - Death Quit

mercoledì 18 ottobre 2017

Il Muscimolo ovvero le renne si drogano e corrono felici nella tundra




Il muscimolo è un alcaloide isossazolico presente nel fungo Amanita muscaria e insieme all'acido ibotenico è il principale responsabile degli effetti psicoattivi di tale fungo. 

Dopo aver visto le due stagioni di "Fortitude" - la serie televisiva britannica trasmessa da Sky Atlantic - incuriosito, mi sono documentato sul Muscimolo. Quello che segue è quanto se ne trova in rete.
I principi attivi delle amanite non rivestono utilità terapeutica, ma sono utili da un punto di vista sperimentale sia in campo farmacologico che tossicologico.
L'Amanita muscaria viene utilizzata a scopo voluttuario per le sue proprietà allucinogene. Il fungo viene solitamente mangiato fresco o dopo parziale essiccamento. Entro 30 minuti - 1 ora dall'ingestione della droga si manifesta uno stato di eccitazione simile a quello indotto da dosi eccessive di alcool, cui seguono sonnolenza, contrazioni muscolari, bradicardia, delirio e perdita di coscienza. Le allucinazioni prodotte dal fungo sono sia di tipo uditivo che visivo.

Ma torniano al muscimolo di Fortitude. Diciamo innanzi tutto che è piuttosto comune, in generale, tra gli animali, l’uso di sostanze psicotrope. Una droga psicoattiva che riguarda prettamente le renne del circolo polare artico è proprio il muscimolo di cui sopra. Durante l’estate, le renne si cibano di un insieme di funghi, ma vanno ghiotte per l’Amanita muscaria che sanno crescere nelle foreste di betulle. Esse vanno letteralmente a caccia di questo fungo, e lo cercano proprio per lo stato di ebbrezza che procura loro. Dopo averlo mangiato, corrono di qua e di la senza un apparente scopo, fanno rumore, contorcono la testa e si isolano dal branco.

Non chiedetemi come ma si è scoperto, poi, che nell’urina delle renne che si sono cibate di tale fungo il muscimolo risulta ancora di più attivo forse dovuto ad una maggiore concentrazione. Per questo motivo tra le popolazioni del circolo polare artico - per piacere - e in alcuni riti sciamanici - a scopo divinatorio - si usa bere le urine di chi ha consumato il fungo al fine di propiziare visioni mistiche. Anche le renne “vanno matte” per l’urina di altre renne. Anzi, le popolazioni siberiane avrebbero scoperto le proprietà inebrianti dell’urina proprio osservando il comportamento delle renne che ogni qualvolta percepiscono l’odore dell’urina nelle vicinanze, si precipitano su di essa, ingaggiando fra di loro delle vere e proprie battaglie.



da: wikipedia e samorini.it e hostweb3.ammin.uniss

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