Artemisia Gentileschi - Giuditta decapita Oloferne (ca.1612)

domenica 10 settembre 2017

"Maestro bizantino del Crocifisso di Pisa" [anonimo artista operante a Pisa nella prima metà del XIII sec.]



Maestro bizantino del Crocifisso di Pisa - Il Crocifisso n. 20 (ca. 1210)
Croce sagomata e dipinta a tempera e oro su pergamena applicata alla tavola - 297 x 234 cm
Museo nazionale di San Matteo, Pisa

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Al termine dei bracci della croce sono presenti:

- La cimasa (in alto) con il Trionfo di Cristo Pantocratore tra angeli, appena sopra l'INRI per esteso.
- I due tabelloni ai bracci laterali, con le Pie Donne e san Giovanni a figura intera.
- Il soppedaneo in basso, con la Discesa agli inferi.


Il soppedàneo o suppedàneo è, in pittura, il tabellone inferiore alla base della croci sagomate e dipinte: letteralmente significa l'asse su cui si appoggiano i piedi (di Cristo sulla croce).

Nelle croci più antiche, di matrice bizantina, contiene rappresentazioni dipinte, in quelle più tarde, dal gotico in poi, una più semplice rappresentazione del Golgota con le ossa e il teschio di Adamo: tale rappresentazione ha importanti significati simbolici, sia perché il legno della croce si voleva nato dall'Albero della Vita che era fiorito dal teschio di Adamo morto, sia perché il teschio, bagnato dal sangue di Cristo, simboleggiava la redenzione offerta da Cristo dal Peccato originale dei progenitori.



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