Vecchio oceano, la tua forma armoniosamente sferica, che rallegra il volto grave della geometria, mi ricorda fin troppo i piccoli occhi dell'uomo, simili a quelli del cinghiale per la piccolezza e a quelli degli uccelli notturni per la perfezione circolare del contorno. Eppure, in tutti i secoli, l'uomo si è creduto bello. Suppongo tuttavia che l'uomo creda alla propria bellezza solo per amor proprio; ma che non sia bello davvero, e che lo sospetti; infatti, perché mai guarderebbe con tanto disprezzo il volto del proprio simile? Io ti saluto, vecchio oceano!
: : Conte di Lautréamont, I canti di Maldoror : :
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