Artemisia Gentileschi - Giuditta decapita Oloferne (ca.1612)

martedì 13 dicembre 2011

Natàlia Castaldi


Le ho amate tutte.

Tutte quante così diverse nelle cosce ed i sorrisi.
I denti perfetti, bianchi, storti, accavallati
come le ginocchia ossute, esili, piatte, rotonde.

Le ho amate come quegli stronzi non avevano saputo fare.

Ero le parole, la nebbia, l’ossessione,
il cuscino, l’ombra che volevano avere. La morte che volevano morire.

Ne ho intrecciato i capelli, le unghie, le ciglia,
ricucito i seni, quei meravigliosi seni bianchi e freddi come la neve,
crudeli e dolci come latte rappreso per la troppa fame.
Ho reso loro la perfezione, il sogno, la dignità di uno sguardo d’insieme.

Le amavo tutte. Tutte
come fosse una.

°

1 commento:

Lisa ha detto...

Che forza Natàlia.....