Frank Zappa by Norman Seeff
“Vorrei spiegarvi un po’ cos’è la musica seria. Quella che la maggior parte della gente definisce musica seria, in effetti, non è affatto seria. E’ stata fatta molta propaganda della musica classica sin da quando è stata inventata. Esaminiamo brevemente la storia della musica classica: quelli che oggi definiamo “i grandi capolavori della musica” furono composti per soddisfare i gusti dei sovrani, della Chiesa o dei dittatori, in quanto erano loro che pagavano. Se un compositore era dotato di uno stile che piaceva a quelli che all’epoca pagavano, ecco che aveva successo. Faceva successo, lavorava, insomma sopravviveva. Se non piaceva a quelle persone, era finito, gli tagliavano le dita, o la testa, oppure lo mandavano in esilio: non c’erano molte vie di mezzo. Basta consultare un testo intitolato “World Dictionary of Music and Musicians”. Vedrete che nel corso dei secoli ci sono stati compositori che hanno avuto successo e altri che non ne hanno avuto. Ma ciò che non è necessariamente legato alla qualità del loro lavoro, ma piuttosto alla loro capacità o meno di incontrare i gusti del committente. Ed oggi è la stessa cosa. Quindi tutte le norme, le norme accettabili della musica classica non sono altro che le norme del gusto della Chiesa, dei sovrani o dei dittatori che nel corso dei secoli hanno pagato le composizioni musicali. Non riflettono quindi i gusti della gente, la quale non aveva alcun potere decisionale.
Voi affermate che a me interessa la musica seria. In effetti, io prendo il mio lavoro molto sul serio ma lo considero come entertainment, ed è entertainment per coloro cui piace quel tipo di entertainment. Io non compongo per i re, per la Chiesa o per i governi, ma per i miei amici ed è così che vorrei che si percepisse il mio lavoro: come entertainment. Che sia scritto per band di rock’n’roll o altro, non fa differenza. E’ la stessa gente che ascolta quella musica. Ho fatto diversi album per orchestra, che però non vengono acquistati da quelli che vanno a sentire i concerti di musica sinfonica, ma dalla stessa gente che compra il rock’n’roll. Magari una categoria particolare di quelli che ascoltano rock’n roll.”
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