martedì 14 settembre 2010

Nichita Stanescu



Dimmi,
se ti prendessi un giorno
e ti baciassi la pianta del piede,
non zoppicheresti un poco,
dopo tutto,
per paura di schiacciare
quel bacio?
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Per quasi generale consenso della critica, Nichita Stănescu (Ploieşti 1933 – Bucarest 1983) costituisce una delle personalità più originali e significative nel panorama della poesia postbellica romena. Molto amato ancora oggi, soprattutto dai giovani, per la sua inconfondibile voce poetica, oltre che per la drammatica vicenda esistenziale (morto a soli 50 anni per cirrosi epatica), Stănescu è un poeta controverso, la cui opera ha raccolto dai critici più entusiasti elaborate analisi "collaborative" e dai più perplessi vere e proprie stroncature.
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