M.C. Goodwin - Death Quit

martedì 21 gennaio 2025

Michele Serra






In quello stesso Campidoglio che venne preso d’assalto quattro anni fa dai suoi supporter, Donald Trump diventerà il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti. Alla cerimonia sarà presente quasi al completo la leadership mondiale della nuova destra, che qualcuno continua a definire “estrema destra” ma è ovunque, semplicemente, la forma attuale della destra.

Ma l’aspetto più significativo della cerimonia di insediamento è che domani a Washington ci sarà anche una straordinaria concentrazione di miliardari. I tre uomini più ricchi del mondo, Elon Musk, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, saranno al tempo stesso invitati e padroni di casa: perché sono anche gli sponsor, i finanziatori di Trump. Musk anche qualcosa di più: farà personalmente parte del nuovo governo. Ci saranno anche il boss di Google, quello di OpenAi e quello di Tiktok, insomma ci saranno i padroni della tecnologia e della comunicazione mondiale al completo. Vedremo il potere tecnologico, il potere economico e il potere politico che brindano seduti allo stesso tavolo, e non serve nemmeno un tavolo troppo grande. Si tratta di poche persone. Un pugno di maschi americani bianchi con le femmine presenti solo in forma di moglie.

Non che quando si insediava un presidente dem ci fossero, a festeggiarlo, operai e braccianti. Trail potere economico e la politica c’è contiguità da sempre. Ma una così schietta, clamorosa parata di ricchi che festeggiano il loro trionfo politico, non si era mai vista. Almeno in tempi moderni.

Come è noto, questa oligarchia ha vinto le elezioni. E questo significa che ha avuto il voto di decine di milioni di poveri. Molti sostengono che questo fenomeno piuttosto impressionante – i poveri che votano per i ricchi - dipende dal fatto che la sinistra ha abbandonato il popolo. Non lo ha protetto, ha tradito il suo mandato storico. È vero solo in parte. Le ultime politiche di difesa dello Stato sociale, ovvero di sostegno pubblico ai bisogni chi ha di meno, sono state messe in campo da governi progressisti. In America, da Obama e da Biden. Sicuramente non è stato fatto abbastanza. Ma questo “non abbastanza” non basta a spiegare come sia possibile che un americano povero – e sono tantissimi - voti per chi gli taglierà i sussidi, e renderà ancora più profonda la separazione sociale tra chi ce l’ha fatta e chi è destinato a sprofondare.

L’economia non spiega tutto. Conta anche la psicologia di massa. Contano le emozioni, le impressioni, le parole d’ordine che circolano in rete con la velocità e la pervasività delle tempeste di polvere. Un sacco di gente pensa che la democrazia sia troppo complicata. È lenta. È macchinosa. Ha troppe regole, troppi ammortizzatori, troppe intermediazioni, troppi vincoli. È difficile da capire. È il contrario della tecnologia, che è velocissima e in un batter d’occhio avvolge la Terra intera, e non deve chiedere il permesso a nessuno.

E dunque, perché non tornare ai buoni vecchi tempi? A come funzionava il mondo prima della modernità e prima della democrazia? Non fai piùleva sui tuoi diritti, sul tuo essere cittadino e,come tale, autore del tuo destino. Ti affidi a un capo, a un condottiero, a un sire, a un padrone, a un ricco, come è sempre accaduto lungo i secoli.Speri nella sua benevolenza. La politica non è più affar tuo, è solo affare suo. Che sollievo. Tu non devi pensare più a niente, pensa a tutto lui.

Buon Medioevo a tutti.




2 commenti:

Cesare ha detto...

Non tanto medioevo, secondo me, ma il ritorno alla monarchia di diritto divino (e Trump e compagni ne parlano sempre e giurano su due bibbie, per non sbagliare). Buon assolutismo.

v3l3nomortale ha detto...

Come la metti, la metti....