domenica 3 novembre 2024

Laura P.




Laura P. - The Stagecoach o The Hanging Man (1994)

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di Roberto Rais

Può un quadro fare la fortuna di un’artista e alimentare intorno a sé una serie di dicerie e leggende quasi demoniache?

La risposta è positiva, anche se – per abbracciare con convinzione quello che è accaduto a questa opera d’arte – bisogna pur sempre lavorare con un po’ di fantasia e accettare qualche evento inspiegabile.

Il nostro riferimento è al mistero dell’uomo senza testa presente nel dipinto di Laura P., “L’uomo impiccato“, conosciuto anche come “The Stagecoach” o “The Hanging Man“, che ha da sempre affascinato e inquietato il pubblico. La sua storia, avvolta nel mistero, alimenta leggende e superstizioni che si intrecciano con la realtà. Ma che cosa è accaduto?

Creata nel 1994, l’opera d’arte trae ispirazione da una foto di James Kidd del 1880, raffigurante un vero linciaggio avvenuto a Tombstone, in Arizona. L’immagine originale mostra un uomo impiccato a un albero, con il volto coperto da un sacco.

La storia dell’uomo senza testa è ancora avvolto nel mistero, ma la stessa autrice del dipinto ha voluto chiarire che, nonostante le dicerie, non c’è alcuna maledizione! – labiennale.it
Nel dipinto di Laura P., però, la testa dell’uomo impiccato è assente. Come mai?

L’artista ha affermato di aver dipinto la scena come la ricordava, con il volto nascosto dal sacco. Tuttavia, alcuni sostengono che la testa sia stata cancellata per oscurare l’identità del condannato o per aggiungere un tocco di mistero all’opera.

Da qui, le leggende e le superstizioni hanno preso rapidamente piede contribuendo a dare notorietà al quadro. Si dice ad esempio che il dipinto sia maledetto, che l’uomo senza testa si muova o addirittura esca dal quadro, e che chi lo guarda sia destinato a incubi e disgrazie!

Ovviamente non c’è niente di vero in tutto ciò e anche l’artista ha sempre negato la maledizione del dipinto. Tuttavia, quel che c’è di vero è che la storia dell’uomo senza testa rimane un enigma, alimentato dall’immaginazione e dalla suggestione.

Insomma, nessuna maledizione apparente, ma “L’uomo impiccato” rimane un’opera d’arte affascinante e inquietante. Il mistero che avvolge la figura senza testa e le leggende che ne sono nate ne amplificano il significato, lasciando allo spettatore la libertà di interpretare e immaginare.




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