Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

mercoledì 2 ottobre 2024

Ronald Dominique

 



Ronald Joseph Dominique, noto anche come Shoeless Killer (Thibodaux, 9 gennaio 1964), è un serial killer statunitense. Ha commesso 11 o più omicidi tra il 1997 e il 2006.

Gli omicidi partirono nel luglio 1997 e terminarono nell'ottobre 2006. Tutte le sue vittime, che avevano tra i 16 e i 46 anni, venivano attirate in dei bar con la scusa del sesso a pagamento; in altri casi mostrava loro la foto di una donna attraente, gli diceva che era sua moglie e gli spiegava che lei voleva avere un rapporto sessuale con loro (o che lui le stava cercando un partner sessuale). In realtà non era sposato. Quando la vittima raggiungeva casa sua, Dominique le chiedeva se voleva essere legata: coloro che rifiutavano avevano salva la vita. Quelli che accettavano venivano legati, talvolta stuprati e uccisi tramite strangolamento o asfissia. Erano quasi tutte di sesso maschile in quanto Dominique era omosessuale; alcune erano senza casa, avevano dei problemi con la droga e si prostituivano. Commise i delitti perché non voleva che, una volta stuprate, lo potessero denunciare. L'area in cui operava era intorno a New Orleans. I cadaveri li scaricava in varie località, tra cui dei campi di canna da zucchero, canali di scolo isolati e piccole paludi che conosceva bene perchè lavorava come uomo delle consegne per una pizzeria. I corpi non mostravano segni di ossa rotte, cosa per cui la polizia dedusse che non ci fu una lotta tra la vittima e l'aggressore.

Dominique fu identificato dopo che un uomo rifiutò di farsi legare dal killer. Circa due mesi prima, nel mese di ottobre, aveva ucciso l'ultima vittima, Christopher Sutterfield. Fu arrestato il 1º dicembre 2006, all'età di 42 anni, e subito accusato di due delitti: quelli di Manuel Reed (che fu stuprato e asfissiato) e Oliver Lebanks, accertati con l'analisi del DNA. Pochi giorni prima aveva traslocato dalla casa della sorella in un rifugio per senzatetto a Houma. I residenti lo descrissero come una persona strana ma insospettabile. Per evitare la pena di morte patteggiò con la polizia e 3 giorni dopo confessò di avere commesso almeno 23 omicidi. Il 4 dicembre la polizia espose durante una conferenza stampa un tabellone con le foto delle vittime. Il 16 gennaio 2007 collegò il killer in modo sicuro a 11 delitti. Sospettò che, con i suoi problemi di salute, non sarebbe vissuto abbastanza per affrontare il processo.

Per via delle sue condizioni di salute precarie, entrò in aula con una sedia a rotelle. Il 23 settembre 2008 fu condannato dal giudice Randall Bethancourt a scontare otto sentenze a vita per otto omicidi di primo grado. Si trova tuttora nel Penitenziario di Stato della Louisiana, ad Angola.



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