Piazza marina, il luogo della morte di Joe Petrosino, Palermo, 08.08.2024
Lungo il lato occidentale della cancellata liberty in ghisa che circonda l'ottocentesca villa Garibaldi è ancora visibile, incisa su una pietra, la croce che ricorda il luogo dove, la sera del 12 marzo 1909, con 4 colpi di pistola, fu ucciso Joe Petrosino, il poliziotto italo-americano che da New York venne a Palermo per indagare sulla Mano nera, il più potente sistema organizzato di estorsione attivo nel Nord America all’inizio del Novecento.
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Il resoconto del delitto così recita:
Palermo, 12 marzo 1909. Un uomo robusto, corpulento, "con il viso rubicondo, sbarbato, i capelli tagliati cortissimi così da farlo credere a prima vista calvo", esce dal caffè Oreto. Calza scarpe nere e indossa un tout-de-meme nero con soprabito grigio scuro. Al collo ha annodata una cravatta di seta marrone. In mano tiene un parapioggia e un cappello di feltro. Ha cenato da solo, e adesso sta tornando in albergo : l'Hotel de France, a pochi passi dal ristorante. Improvvisamente, echeggiano tre spari. Poi un altro, isolato. Quindi, il silenzio. Di fronte a Palazzo Partanna, aggrappato alla cancellata del giardino Garibaldi, l'uomo alto col viso rubicondo sta sanguinando. Poco distante, due ombre spariscono nel buio. "Qualche minuto dopo" - scriveranno i giornali - "il vicecommissario della squadra mobile e il delegato di servizio alla questura, accorsero prontamente con molti agenti e circondarono il cadavere". L'uomo dal viso rubicondo aveva "gli occhi spalancati nello spasimo della morte violenta. L'espressione del volto denotava come un fiero senso di rabbia impotente. Le mani piene, con le dita corte e grosse, erano sporche di sangue che gli sgorgava ancora dalla guancia, dove era stato colpito, presso la bocca". Si cominciò a perquisire il cadavere. "Nel taschino del panciotto aveva un bell'orologio d'oro americano attaccato alla catena d'oro, che era ferma al secondo occhiello. E un pezzo di carta ove era scritto a penna il numero 6821", riportarono ancora i giornali. "Nella tasca interna della giacca si rinvennero un biglietto di banca da 50 lire, un libro di chèques, nonchè altri quattro biglietti italiani da 5 lire. In un'altra saccoccia si trovarono molte buste con indirizzi diversi per Palermo (...) Si rinvennero inoltre circa trenta carte da visita con scritto : "Giuseppe Petrosino, luogotenente di Polizia, città di New York, USA. Era proprio lui, il leggendario poliziotto italo-americano, venuto in Italia per indagare sulle radici della organizzazione criminale. Ucciso dopo una cena da 2,70 lire, 3 con la mancia..."
Era arrivato a Palermo in incognito. Ma non per tutti.
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da: palermonascosta
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