Non c'è persona libera, nessuno è libero. La libertà finisce poche ore dopo la nascita, quando ci impongono un nome, ci innestano in una famiglia. Da allora non possiamo più sfuggire, svincolarci, essere, insomma, veramente liberi. Il grande palazzo dell'anagrafe è la nostra prigione. Siamo tutti schiacciati in quei libri, spiaccicati, franti; anche le donne giovani, anche i bambini piccoli. Il nostro cammino è seguito, registrato, controllato. Ovunque tu vada, gli uomini che scrivono in quei libri ti rincorrono.
Alba de Céspedes, Dalla parte di lei
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