Pyotr Myasoyedov
Avvakum, proto-papa russo e scrittore - ammirato da giganti come Fëdor Dostoevskij, Tolstoj e Gorkij,
tra gli altri - viene bruciato sul rogo nel 1682 per aver “diffamato lo zar” e la Chiesa ortodossa russa (1897)
Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni. (Guardate il blog sul PC)
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1 commento:
Manierismo e retorica di un popolo educato e costretto al masochismo. Ammesso che sia sensato generalizzare.
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