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Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni. (Guardate il blog sul PC)

martedì 31 gennaio 2023

LA FOTOGRAFIA DELLA MORTE

Reynaldo Dagsa è stato un politico filippino. Dopo l'esperienza militare come caporale nell'esercito filippino ha iniziato l'attività politica come membro del Barangay Peacekeeping Action Team ed è stato consigliere nel Barangay.

Il 1º gennaio 2011 Reynaldo Dagsa, decide di scattare questa foto della sua famiglia in una strada cittadina.

Sulla sinistra si vede un uomo con le mani giunte e alzate, un punto bianco al centro del volto. Il punto è un lampo di fuoco che esce dalla canna di una pistola che l'uomo tiene tra le mani.

Reynaldo muore nel momento stesso che scatta la fotografia.

L'immagine è stata fondamentale per identificare l'assassino.

L'assassino non poteva scegliere momento peggiore per giustiziare il suo bersaglio. Se la foto fosse stata scattata un secondo prima probabilmente l'avrebbe fatta franca.