Mary era un’elefantessa asiatica di 22 anni circa dal peso di cinque tonnellate, passata alla storia come “Murderous Mary“, Mary l’omicida, prigioniera nel circo “Sparks World Famous Shows“. Nel 1916 uccise uno dei suoi custodi a Kingsport, nel Tennessee, “reato” per la quale venne incredibilmente impiccata.
L’11 settembre del 1916 un vagabondo di nome Walter Eldridge, soprannominato Red a causa dei suoi capelli color ruggine, fu assunto come assistente addestratore di elefanti nel circo. Il vagabondo era con gli animali da solo un giorno, senza alcuna esperienza di addestramento, ma gli venne dato il “bastone dell’elefante”, una canna con una punta affilata alla sua estremità. Durante la parata pubblicitaria del circo che si stava svolgendo a Sullivan County, in Tennessee, Eldridge guidava i pachidermi a cavallo di Mary. L’elefantessa era la star dello show, quando improvvisamente accadde la tragedia.
W.H. Coleman, uno dei testimoni, racconta che Eldridge pungolò Mary dietro l’orecchio quando questa si fermò per raccogliere una scorza di melone con la proboscide. L’elefante afferrò Red con la proboscide e lo scagliò contro uno stand di bibite, raggiungendolo e uccidendolo schiacciandogli la testa.
Mentre gli spettatori terrorizzati fuggivano in preda al panico, un fabbro del luogo sparò cinque colpi contro il pachiderma, senza sortire alcun effetto. L’elefante si immobilizzò, tornò calmo e docile, come non fosse successo niente. Probabilmente, l’aver ucciso l’uomo non l’aveva per nulla turbata, così come i proiettili non le fecero praticamente nulla vista la spessa epidermide degli elefanti.
Un altro racconto, fornito da un giornalista del Johnson City Staff, narrò che “Lo sollevò a 10 piedi di altezza, poi lo scaraventò a terra, e con tutta la sua furia bestiale lo trapassò con le gigantesche zanne. L’animale calpestò poi Eldridge, come cercasse un trionfo da assassina, e poi con un’improvvisa oscillazione della zampa scaraventò il corpo esanime sulla folla“. Le femmine degli elefanti indiani non hanno solitamente le zanne, o sono comunque cortissime. Mary era una di quelle che non le aveva completamente.
In questi casi, che non erano rari vista l’inesperienza e la totale impreparazione del personale assunto dagli impresari circensi, l’animale veniva venduto a un altro circo, cambiandogli nome. Charlie Sparks decise però altrimenti. Terrorizzato dalla possibilità che Murderous Mary potesse fare cattiva pubblicità al carrozzone, decise di impiccarla pubblicamente, rendendo gli abitanti di Erwin, in Tennessee, spettatori di un rituale privo di alcun senso se non quello del marketing per il circo.
Il 13 Settembre 1916 Mary, altri quattro elefanti e approssimativamente 2.500 persone si trovarono nella ferrovia di Clinchfield, dove era stata sistemata una gru per eseguire il macabro rituale. L’animale venne appeso per il collo una prima volta, ma la catena si spezzò, facendo cadere la povera Mary a terra, che si fratturò l’anca. Temendo che Mary potesse scappare le era infatti stata legata una zampa, dimenticando poi di liberarla al momento del sollevamento.
Alla fine tutto tacque e Mary rimase appesa per mezz’ora, sino a che un veterinario del posto non la dichiarò morta. Il suo corpo venne fotografato in un’immagine surreale del quale si dubitò dell’autenticità, ma altre fotografie dell’epoca mostrano come la foto fosse invece autentica.
La sua storia viene usata, ancor oggi, come monito per gli abusi sugli animali da circo.
da: vanillamagazine
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