Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

venerdì 28 gennaio 2022

SuperMario

 




Non ricordo chi, credo Rodotà, disse che per rappresentare il paese nella sua più alta carica occorre anche un requisito non scritto: essere in empatia con il Paese e i suoi cittadini. Non chiudersi nelle stanze dei bottoni. Non temere di confrontarsi col dissenso, ma parlargli.
Ha dell'incredibile come Mario Draghi, da quando è stato quasi autocraticamente imposto come Premier da Mattarella un anno fa, non abbia rilasciato una, dico una sola intervista. Possibile che chi è a capo di un governo definitosi di emergenza non abbia la necessità di parlare al paese, di spiegare?
Così come ha dell'incredibile che prima delle conferenze stampa, a Draghi venga consentito di fare sapere alla stampa che alcune domande non saranno accettate.

Non è solo la sua perenne visione ideologica, di destra, che premia e difende i ricchi e punisce i deboli, che considera le tutele “lacci e lacciuoli che frenano la crescita”, che vuole la privatizzazione di tutto (lo ha appena programmato nel “decreto concorrenza”) - a rendere la sua figura anticostituzionale e pericolosissima.

Draghi è il pericolo maggiore anche e soprattutto per questo suo interpretare la politica come fosse il CDA di una corporazione, alla quale possono porre domande solo i suoi azionisti di riferimento, non i cittadini, non i giornalisti, non la società civile.
Basterebbe questo per scandalizzarsi ogniqualvolta politici di destra e sinistra ci ripetono la stessa litania- narrazione: non possiamo permetterci di perdere Draghi.
Invece, dovremmo dire tutti, a voce altissima: è proprio in nome della Costituzione che dobbiamo scegliere di perderci Draghi e dire - forte - NO a un Presidente della Repubblica padrone, al quale già si permette, addirittura, di trattare la composizione del prossimo governo come merce di scambio per la sua elezione al Colle.
Queste consultazioni sono da voltastomaco, ed è fondamentale dirlo ora, ribadirlo, ovunque.

Alessandro Negrini





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