Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

lunedì 27 settembre 2021

William Eugene Smith [Fotografo documentarista statunitense, 1918-1978]





W. Eugene Smith, Tomoko in Her Bath, Minamata, Japan, 1972

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La foto, in bianco e nero, raffigura una ragazza (Tomoko Uemura) gravemente deformata, mentre è tra le braccia della madre (Ryoko Uemura) che le fa il bagno quotidiano in un tradizionale bagno giapponese. Al momento dello scatto la ragazza, nata deforme (cieca, sorda e senza l’uso degli arti) a causa del morbo di Minamata, aveva 15 anni.

La madre accettò deliberatamente di posare per questo scatto, con lo scopo di aiutare Eugene Smith a documentare e far conoscer al mondo i terribili effetti della malattia di Minamata sul corpo e sulla mente di sua figlia Tomoko.

La foto fu pubblicata per la prima volta il 2 giugno 1972 sulla rivista Life, aiutò a portare all’attenzione del mondo il problema del morbo di Minamata e favorì la lotta delle vittime per ottenere un risarcimento.

La sindrome di Minamata (Minamata disease) è una sindrome neurologica causata da intossicazione acuta da mercurio. La malattia prende il nome dalla città in cui fu scoperta per la prima volta nel 1956: Minamata, nella Prefettura di Kumamoto in Giappone.

Questa malattia fu causata da un’azienda chimica della zona, la Chisso Corporation, che a partire dagli anni Trenta rilasciò nelle acque della baia una quantità enorme di mercurio (superiore di gran lunga ai limiti consentiti). Gli scarichi contaminati di metilmercurio intossicarono pesci e molluschi della baia di Minamata e del mare di Shiranui, avvelenando di conseguenza gli abitanti del luogo (primi fra tutti i pescatori) e generando numerose vittime per oltre 30 anni.

William Eugene Smith (nato a Wichita il 30 dicembre 1918 e morto a Tucson il 15 ottobre 1978) è stato un grande fotografo documentarista statunitense.

Insieme alla sua compagna Aileen Mioko Smith (che sposerà poi nel 1974), visse a Minamata dal 1971 al 1973 con l’obiettivo di portare la malattia di Minamata all’attenzione pubblica. Durante quei tre anni Eugene Smith fece migliaia di fotografie, che vennero pubblicate in articoli di riviste, libri ed esposte in mostre. Ma Smith si rese conto che era necessaria una fotografia straordinaria che diventasse il simbolo della malattia di Minamata.Da quest’idea nasce questo scatto iconico. La fotografia è stata realizzata con il permesso dei genitori di Tomoko, la ragazza affetta dalla sindrome di Minamata.

Dopo la morte di Smith nel 1978, il copyright della fotografia passò a sua moglie Aileen Smith. Questa decise poi di donare il diritto d’autore della fotografia alla famiglia Uemura in modo che non potesse essere utilizzata contro la loro volontà. I genitori, infatti, inizialmente desiderosi di far conoscere la storia della figlia, nel 1997, 20 anni dopo la sua morte (avvenuta a 21 anni nel 1977) chiesero che la fotografia fosse ritirata dalla circolazione.

Questo scatto è conosciuto anche con altri nomi, tra cui: “Tomoko in the Bath”, “Tomoko and Mother in the Bath” e “Tomoko is Bathed by her Mother”. In Italia è nota come “Il bagno di Tomoko”. Alcuni considerano questa fotografia come il più grande lavoro di Smith. Per altri è la fotografia più bella del Novecento. Per altri ancora è l’equivalente moderno della Pietà di Michelangelo.

La fotografia e la sua storia sono tornati alla ribalta nel 2020 in seguito all’uscita del film “Il caso Minamata” del regista Andrew Levitas, con Johnny Depp nei panni di W. Eugene Smith.






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