mercoledì 6 gennaio 2021

Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi per tutti Sandro Botticelli [Italian Early Renaissance Painter, ca.1445-1510]





Sandro Botticelli - Ritratto allegorico di giovane donna (probabilmente Simonetta Vespucci)(tra 1468 e il 1476)
Olio su tela - 58.5 x 40.5 cm - Collezione Privata

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Simonetta Vespucci, nata nel 1453 fu una gentildonna italiana, tra le più note del Rinascimento. Venne amata da Giuliano de' Medici, il fratello minore di Lorenzo il Magnifico, e idolatrata da Sandro Botticelli, che ne fece la sua Musa, rendendola eterna nei suoi più famosi dipinti. La troviamo, infatti, nelle vesti della dea Venere nella Nascita di Venere oppure nella stessa dea, in Flora ed in una delle Tre Grazie (quella al centro) nell'allegoria della Primavera.

L'esistenza di Simonetta, purtroppo, fu una vera e propria fugace meteora, perché il 26 aprile 1476 la giovane donna moriva di tisi (o polmonite all'epoca altrettanto letale), all'età di soli ventitré anni. Il giorno del funerale fu portata attraverso Firenze in una bara scoperta vestita di bianco perché il popolo potesse ammirarla un'ultima volta, un'eccezione fatta solo per personaggi speciali.

«...da casa al luogo della sepoltura fu portata scoperta, a tutti che concorrono per vederla mosse gran copia di lacrime. De' quali, in quegli che prima c'avevano alcuna notizia, oltre alla compassione nacque ammirazione che lei nella morte avessi superato quella bellezza che, viva, pareva insuperabile. In quelli che prima non la conoscevano nasceva uno dolore e quasi rimordimento di non avere conosciuto sì bella cosa che ne fussimo al tutto privati, e allora conosciutola per averne perpetuo dolore. Veramente in lei si verificava quello che dice il nostro Petrarca: 'Morte bella parea sul tuo bel viso'.»

Lorenzo de' Medici, Comento de' miei sonetti




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