Disperazione
Impiccata ad una trave incurvata per il peso, come l'idolo dell'infedelitas prefigurava
(e l'occhio come su Giuda, strozzato, dipinto pochi metri più in là).
Nell'angolo in alto a sinistra, un sinistro diavolo ne arpiona il capo
per trascinarla nel fuoco dell'inferno del grande Giudizio Universale.
Volto devastato, pugni chiusi: l'epilogo al male liberamente scelto.
. . .
Fra il 1303 e il 1305 Giotto affrescò, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni, una piccola cappella dedicata a Santa Maria della Carità. Il ciclo pittorico è centrato sull'avvenimento di Dio che si fa uomo per aprire all'uomo la strada verso il suo personale destino di gloria.
da: Giotto - La cappella degli Scrovegni, guida a cura di Roberto Filippetti
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