Un commando britannico morto durante l'operazione Chariot |
L'attacco fu condotto dal cacciatorpediniere inglese, l'HMS Campbeltown il cui obiettivo era lanciarsi contro la chiusa del bacino ed esplodere, incagliandosi per bloccarne l'accesso.
Lo scopo dell'azione non riuscì completamente, i danni alle installazioni furono infatti, vista l'immediata reazione tedesca, quasi nulli, mentre la distruzione del bacino si concretizzò efficacemente, tanto che venne completamente riparato solo nel 1947.
Le vittime per gli inglesi, tra marinai e commando, ammontarono a 994; su 611 uomini della forza d'assalto, 169 morirono, oltre 200 vennero catturati ed altri 222 vennero evacuati dalle imbarcazioni superstiti; le perdite di parte tedesca furono di 440 uomini, morti quasi tutti a seguito dell'esplosione del Campbeltown, e circa 300 operai francesi perirono sotto il fuoco tedesco, aperto a seguito dell'esplosione dei siluri a scoppio ritardato affiorati nel bacino, scambiata per rivolta o per sabotaggio.
da: wikipedia
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