sabato 29 luglio 2017

ore 17:00 - tea time: il veleno oscuro



Il veleno oscuro

Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali: prima viene depurato con latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.

Si arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno). Il prodotto finale e’ una bianca sostanza cristallina che non ha piu’ nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare gran parte di cio’ che mangiamo.

Una domanda che sorge spontanea e’ la seguente: quanti dei consumatori abituali di zucchero sono a conoscenza che stanno mangiando una miscela contenente calce, resine, ammoniaca, acidi vari e “tracce” di barbabietola da zucchero?
Che cosa e’ rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine, sali minerali, enzimi, oligoelementi che avrebbero dato tutto il loro benefico apporto di vita, di energia e di salute?

Nulla! Anzi, per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali (in particolare il Calcio e il Cromo) per ricostituire almeno in parte quell’armonia di elementi distrutta dalla raffinazione. E le conseguenze di tale processo digestivo sono terribili.
Il tossico zucchero bianco iper-raffinato, a livello intestinale provoca processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale, e l’alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che cio’ comporta (coliti, stipsi, diarree, formazione e assorbimento di sostanze tossiche, ecc.). A tal proposito avrete certamente notato il fastidioso senso di gonfiore e pesantezza che si avverte dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di zucchero.

Lo zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso che sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di irritabilita’, falsa euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realta’ si crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga o con la nicotina.

Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e cio’ provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta “crisi ipoglicemica” caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilita’, aggressivita’, debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su. La conseguenza di questa caduta degli zuccheri e’ l’immissione in circolo, da parte dell’organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l’adrenalina che e’ l’ormone dell’aggressività, della difesa, della tensione. Si puo’ ben comprendere come questi continui “stress” ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l’indebolimento di tutto l’organismo. Cio’ e’ stato ampiamente verificato da studi condotti negli Stati Uniti dove la violenza e l’aggressivita’ nei bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per tutte le conseguenze sociali che esse determinano.

A lungo andare uno dei sistemi piu’ colpiti e’ proprio il sistema immunitario, poiche’ l’esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore capacita’ di risposta alle aggressioni esterne e nella tendenza ad ammalarsi. Quando mangiamo 50 gr. di zucchero bianco, la capacita’ fagocitaria dei globuli bianchi si riduce del 76% e questa diminuzione del sistema di difesa dura circa 7 ore. Le gravi malattie che oggi affliggono l’umanità (cancro, AIDS, sclerosi, malattie autoimmuni, ecc.) nascono proprio da un indebolimento immunitario del quale lo zucchero bianco e l’alimentazione raffinata sono corresponsabili.

L’assenza dei substrati vitaminici e proteici, cagionata dall’attivita’ di raffinazione, impone al nostro organismo la necessita’ di consumare i propri per la scissione dello zucchero; questo va a creare molecole di ac. Piruvico in sovrabbondanza, che acidificano il sangue; l’acidificazione forzata crea una condizione “tampone”, per la quale l’organismo si mette a sottrarre calcio dalle fonti principali come denti ed ossa, nel tentativo di bloccare l’eccessivo metabolismo acido, per cui si perde per sempre il substrato principale delle ossa e dei denti, condannandolo all’osteoporosi. E’ stato ampiamente verificato che le popolazioni non raggiunte dalla cosiddetta “civilta’ bianca” non sono soggette a carie o altre malattie dei denti. Con l’arrivo dei bianchi e dei loro prodotti alimentari raffinati (zucchero, dolciumi, alcool, pane), gli aborigeni dell’Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Peru’ e dell’Amazzonia, i Pellerossa del Nordamerica ecc. hanno anch’essi cominciato ad essere soggetti alle stesse malattie dei bianchi e a riempire gli ambulatori dentistici e medici dei loro “civilizzatori”; l’incidenza della carie, che prima era una malattia a loro del tutto sconosciuta, e’ arrivata a colpire fino al 100% degli individui di queste popolazioni.

I danni dello “squisito veleno” bianco sono tanti altri ancora e a tutti i livelli: per esempio circolatorio (con l’aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico, pancreatico (poiche’ l’organo che gestisce gli zuccheri è il pancreas), ponderale (con l’aumento di peso e l’obesita’), cutaneo.

Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute sostituendo lo zucchero bianco con quello vergine integrale di canna o con miele, sempre vergine integrale. Come sostituto dello zucchero bianco raffinato si puo’ usare del fruttosio, del miele, della melassa e del “vero” zucchero di canna. Dico vero perche’ qualcuno e’ arrivato a tostare leggermente lo zucchero bianco al fine di dargli una doratura che lo fa sembrare zucchero di canna. Si deve anche considerare che i due cucchiani di zucchero nel caffe’ non fanno male a nessuno; lo zucchero diventa pericoloso quando se ne assume molto, per esempio prendendo un dessert dopo mangiato e cosi’ via. Pertanto si dovrebbe cercare innanzitutto di ridurne il consumo. Il consumo dello zucchero, come esposto piu’ sopra, in questi ultimi decenni e’ andato aumentando in modo vertiginoso. Questo, purtroppo, ha causato l’abitudine al sapore dolce, un’abitudine altrettanto nociva di quella del fumo o dei superalcolici.



Danni arrecati dallo zucchero bianco

Osserviamo ora tutti i danni che arreca l’isolato chimicamente puro:
anzitutto esso distrugge tutte le diverse vitamine del gruppo B.

VITAMINA B1: è necessaria per la trasformazione dei carboidrati. Quanto più zucchero viene introdotto, tanto maggiore e tanto maggiore è il fabbisogno di Vitamina B1, poiché esso la asporta, causando:

1) Lesioni ai tessuti nervosi; dato il loro alto fabbisogno di vitamina B1, essi perdono assai presto la loro capacità di funzionamento.

2) La vitamina B1 permette, in presenza di ioni di magnesio, la così importante decomposizione dell’acido lattico e ampelopiroacido. Per mancanza di vitamina B1 aumenta il contenuto di questi acidi nel sangue e nei tessuti e ne sono soprattutto coinvolte le attività cerebrale e cardiaca.

3) La vitamina B1, è necessaria per la formazione e l’immagazzinamento nel fegato del glicogeno, carburante di riserva del corpo. La carenza causa un grave disturbo nella formazione di glicogeno, con conseguente rapida stanchezza.

4) La B1 regola il giusto scambio dell’insulina nel corpo. La sua carenza è causa di diabete.

5) La carenza di B1, causa inoltre una modifica nell’economia fosforica e un’elaborazione insufficiente del glucosio, che si manifestano con malattie cardiache croniche.

6) La B1, regola lo scambio dell’albumina e dei nuclei cellulari. Essa abbatte gli stadi preliminari dell’acido urico. La sua carenza causa una
grande formazione di acido urico. nel corpo, procurando un terreno favorevole alle malattie degenerative come gotta, artrite ecc.

7) La B1 è necessaria per la produzione degli ormoni antagonisti della adrenalina, dell’acetilcolina. La mancanza causa anormalità nella pressione del sangue, nella sudorazione e insediamenti di esaurimenti.

8)  La B1 è necessaria per la sintesi degli acidi grassi essenziali, che hanno il potere di arrestare le arteriosclerosi. La carenza di B1 apre la
porta a queste malattie.

9) La carenza di B1 causa disturbi nella formazione dell’acido cloridrico nello stomaco l’affievolimento e la degenerazione della muscolatura
intestinale ed anche la degenerazione dei vasi sanguigni capillari, con conseguenti dilatazioni, serpeggiamenti ed emorragie.

10) La carenza di B1 disturba l’economia idrica del corpo con conseguenti edemi; abbassa il tasso di albumina nel sangue.

11) La B1 è necessaria per la razionale regolazione dell’albumina. Quanto maggiore è l’apporto di albumina, tanto più alto è il fabbisogno di B1. Il disturbo di questa armonia accorcia 11 vita.

12) La carenza di B1 fa sentire il bisogno di stimolanti come alcool, carne, caffè, tè, cioccolato, tabacco, poiché determina l’indebolimento
degli gli effetti stimolanti dell’adrenalina.

Questi sono soltanto gli effetti più gravi causati dalla carenza di vitamina B1. Ad essi vanni aggiunti i più svariati quadri morbosi, fra cui: stanchezza, insonnia, debolezza nervosa, stati depressivi, mal di testa, disturbi nel ritmo del sonno, facile sudorazione, crampi e intorpidimento delle estremità, debolezza muscolare, inappetenza o bulimia (appetito insaziabile), stitichezza, atonia gastrica e intestinale, mancanza di succhi gastrici, bruciori di stomaco, dismenorree, metrorragie, aborti e parti prematuri, disturbi cardiaci e circolatori, anemia, disfunzioni ghiandolari ecc.

In verità un elenco impellente di disturbi. Ma vanno ancora aggiunte altre manifestazioni carenziali dovute alla sottrazione delle altre vitamine del gruppo B.

La mancanza di vitamina B2 disturba ancora, da un altro lato, il ricambio dei carboidrati. Essa e necessaria a quei sistemi di fermenti che partecipano ai processi di trasformazione dell’albumina è dei grassi. La sua carenza lascia passare inutilizzate nell’urina gran parte delle necessarie sostanze albuminose.
Essa è necessaria per il regolare svolgimento dei processi cellulari che forniscono energia. La carenza causa disturbi nell’assimilazione degli zuccheri, con crampi e ostacola pure la formazione dei globuli rossi, poiché i composti del ferro sono male utilizzati. Gli occhi non distinguono i colori e perdono la potenza visiva all’imbrunire; spesso è ostacolato il normale sviluppo del feto, con conseguenti malformazioni, accorciamento delle ossa delle braccia e delle gambe, della mandibola, fusione delle dita e delle costole,fenditure del palato e persino aborti, parti prematuri e nati morti.

Consideriamo inoltre ciò che può ancora causare lo zucchero quale distruttore del l’Acido Nicotinico, altro membro del gruppo delle vitamine B. Il suo nome non ha niente a che fare con la nicotina del tabacco. L’acido nicotinico è pure chiamato vitamina antipellagrosa. Esso agisce quale parte componente di un sistema di fermenti che “catalizzano” (ossia promuovono, rendono possibili, accelerano) nel corpo le ossi-dazioni, vale a dire la combustione e la scomposizione dei prodotti intermedi del ricambio degli zuccheri. Inoltre
esso è di aiuto nell’utilizzazione dei grassi e delle proteine, nella trasformazione di sostanze minerali e degli ormoni, e partecipa in modo determinante nella respirazione cellulare, vale a dire nello scambio di assunzione dell’ossigeno e di eliminazione dell’acido carbonico nelle cellule.

La sua carenza è causa di numerosi disturbi, cioè: stanchezza nervosismo, insonnia, diminuzione della memoria, ipersensibilità, stati ansiosi e di eccitazione, pruriti, disturbi di stomaco, infiammazioni della lingua, delle gengive e della laringe.

Come e dove deve riconoscere il medico la causa di questi mali? Ci interpella egli forse sul nostro consumo di zucchero e di pane bianco? A lui non rimane perciò che prescrivere pastiglie, iniezioni oppure ferie e cambiamenti d’aria.

Lo zucchero raffinato ci sottrae anche l’ACIDO PANTOTENICO che fa pure parte del gruppo delle vitamine B. Quali compiti gli sono assegnati? La sua mancanza blocca addirittura l’effetto delle altre vitamine e ostacola la giusta rigenerazione del sangue e delle mucose. Esso deve inoltre formare, insieme con altre sostanze, l’”acido acetico attivo”, necessario nel ricambio dei carboidrati, delle albumine e dei grassi. Un’intera catena di processi si arresta e funziona male se l’acido acetico non viene apportato in una forma attiva, carica di energia, capacità posseduta dall’acido pantotenico. Viene ostacolata pure la formazione di acido citrico, che ha funzioni altrettanto importanti per il ricambio.
L’acido pantotenico agisce inoltre quale epatoprotettore e aiuta la funzione della tiroide. I bruciori ai piedi e alla pianta dei piedi, con dolori passeggeri, fulminei ai femori inferiori, combinati ad arrossamento o colore bluastro della pelle, come pure la formazione della forfora sono altri sintomi di carenza di questa vitamina. Chiudiamo ora l’elenco dei danni derivanti da carenza di vitamine B.

Si potrebbe fare anche un altro elenco dei danni causati da carenza di altre vitamine importanti, come la vitamina E, H, ecc. o dalla carenza di sostanze minerali: per poter essere utilizzato, lo zucchero sottrae anche queste sostanze. Per chi ha occhi per vedere, orecchie per sentire, nonché un cervello che funzioni, tutto questo dovrebbe essere sufficiente per portarlo a riesaminare le sue abitudini e a correggerle. In Svizzera siamo ancora liberi: ad ognuno è permesso di mettere sotto controllo il suo consumo di zucchero, ad ognuno è permesso di impiegare il principale controrego-latore della carenza di vitamine B che sono:

Prima di prenderlo non sarebbe bene pensarci due volte?
E’ stato ampiamente verificato che le popolazioni non raggiunte dalla cosiddetta “civiltà bianca” non sono soggette a carie o altre malattie dei denti. Con l’arrivo dei bianchi e dei loro prodotti alimentari raffinati (zucchero, dolciumi, alcool, pane), gli aborigeni dell’Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell’Amazzonia, i Pellerossa del Nordamerica ecc. hanno anch’essi cominciato ad essere soggetti alle stesse malattie dei bianchi e a riempire gli ambulatori dentistici e medici dei loro “civilizzatori”; l’incidenza della carie, che prima era una malattia a loro del tutto sconosciuta, è arrivata a colpire fino al 100% degli individui di queste popolazioni. Certo abbiamo dato un bell’esempio di civiltà contribuendo ad indebolire e fiaccare nel corpo e nello spirito intere etnie distruggendone le tradizioni e le radici!

Il pericoloso zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso sia sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di irritabilità, falsa euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realtà si crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga, a tutti gli effetti!
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta “crisi ipoglicemica” caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità, aggressività, debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su.
La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l’immissione in circolo, da parte dell’organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l’adrenalina che è l’ormone dell’aggressività, della difesa, della tensione. Si può ben comprendere come questi continui ” stress” ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l’indebolimento di tutto l’organismo. Ciò è stato am-piamente verificato da studi condotti negli Stati Uniti dove la violenza e l’aggressività nei bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per tutte le conseguenze sociali che esse determinano.
A lungo andare uno dei sistemi più colpiti è proprio il sistema immunitario poiché l’esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore capacità di risposta alle aggressioni esterne e nella tendenza ad ammalarsi. Quando mangiamo 50 gr. di zucchero bianco, la capacità fagocitaria dei globuli bianchi si riduce del 76% e questa diminuzione del sistema di difesa dura circa 7 ore.

Le gravi malattie che oggi affliggono l’umanità (cancro, AIDS, sclerosi, malattie autoimmuni, ecc.) nascono proprio da un indebolimento immunitario del quale lo zucchero bianco e l’alimentazione raffinata sono tra i maggiori responsabili. I danni dello “squisito veleno” bianco sono tanti altri ancora e a tutti i livelli: per esempio circolatorio (con l’aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico, intestinale, pon-derale (con l’aumento di peso e l’obesità), cutaneo.
Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute sostituendo lo zucchero bianco con quello vergine integrale di canna o con miele, sempre vergine integrale.
Ogni genitore ha la responsabilità di aiutare i propri figli a crescere in salute e armonia prevenendo le cause delle malattie, una delle quali è proprio l’uso dello zucchero bianco.



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