Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

mercoledì 19 luglio 2017

Luka Magnotta il porno-killer cannibale



Luka Rocco Magnotta - oggi 35 anni - aveva un viso d’angelo e di professione era attore di film porno gay. Magnotta, più che per le sue performance cinematografiche è diventato famoso per aver ucciso un uomo, e averne poi smembrato il cadavere.
Ma andiamo per ordine.
Il primo macabro ritrovamento è avvenuto in un edificio a Montreal, dove la polizia ha scoperto un torso nascosto in una valigia abbandonata. L’omicida avrebbe inoltre impacchettato un piede della vittima per inviarlo alla sede del partito conservatore di Ottawa, mentre una mano, spedita al partito liberale della stessa città, è stata intercettata prima di arrivare a destinazione. Tutte le parti del corpo rinvenute appartengono alla stessa persona, si suppone un uomo asiatico di circa trent’anni con cui Magnotta avrebbe avuto una relazione. La testa verrà trovata in un secondo tempo in un parco di Montreal.

Magnotta ha documentato l’omicidio, filmandolo e pubblicando in Rete. Nelle riprese si vede un uomo nudo, di origine asiatica, legato alla spalliera del letto accoltellato ripetutamente con un punteruolo da ghiaccio e un coltello da cucina. Alla vittima viene poi tagliata la testa per poi procedere con il resto del corpo. Secondo quanto riportato dalla stampa, il filmato conterrebbe anche scene di cannibalismo.

Alcuni elementi del video hanno ricondotto gli investigatori al Magnotta. Perquisendo l’appartamento, la scientifica ha trovato tracce di sangue sul materasso, lenzuola e tappeto della camera da letto, nonchè altre parti del corpo della vittima.

Il “porno-killer” in fuga è stato arrestato a Berlino. E' accusato di omicidio premeditato e di vilipendio di cadavere.

Il processo si è svolto a Montreal. Luka Magnotta ha ammesso tutto, di aver ucciso lo studente cinese Jun Lin e di avere spedito alcune parti del corpo ai principali partiti politici canadesi e ad alcune scuole.

Secondo l’accusa ci sarebbero prove che Magnotta avrebbe iniziato a progettare l'omicidio almeno 6 mesi prima. Secondo il suo avvocato, invece, sarebbe schizofrenico e dunque «non penalmente responsabile».

Alla giuria che deciderà della sua sorte processuale è stato mostrato il video, presumibilmente realizzato dallo stesso Magnotta, in cui lo si vede uccidere il cinese Jun Lin con un punteruolo da ghiaccio e un coltello.

In conclusione Luka Magnotta viene condannato a venticinque anni di reclusione nonostante fino all'ultimo i suoi avvocati abbiano sostenuto l'infermità mentale.


Durante la sua detenzione il pornodivo gay è diventato l’idolo delle ragazzine. L’attore porno, in attesa di processo in una cella del carcere di Montreal ha trovato una legione di fans e sostenitori online. Molti dei suoi fans sono di sesso femminile e la maggior parte sono disposti a guardare oltre i crimini orribili di cui è accusato.
«Mi preoccupo per lui, quindi devo sempre tenermi aggiornata su di lui» scrive una giovane. Mentre un altro ventunenne pensa che Magnotta sia stato frainteso e così ha lanciato su Facebook il gruppo un “Support Magnotta” che ha attirato molti membri, prima di essere cancellato: «Ho dato il via al gruppo perché ha bisogno del nostro sostegno», ha commentato.



da vari articoli di today

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