La testata Seattle Post-Intelligencer riferisce della decisione di una corte americana di obbligare un uomo colpevole di avere provocato un incidente fatale con la sua auto a tenere in casa una foto della vittima. Il giudice ha precisato che il ritratto deve essere largo almeno sessanta centimetri e recare la scritta “I’m sorry I killed you”, “Mi dispiace di averti ammazzato”. L’uomo, Arthur Pierce, di 31 anni, dovrà prima scontare due anni di galera. Ha causato la morte della 17enne Chelsi Gregory mentre, ubriaco, gareggiava con la sua Cadillac sulle strade cittadine a oltre 190 km/h.
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