Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

domenica 2 ottobre 2016

Caravaggio [Italian Baroque Era Painter, ca.1571-1610]



Michelangelo Merisi da Caravaggio - Morte della Vergine (1601-06)
Olio su tela - 369 x 245 cm - Museo del Louvre, Parigi


I Carmelitani Scalzi, quando comissionarono il dipinto a Caravaggio diedero precise disposizioni secondo cui la Vergine avrebbe dovuto essere raffigurata rispettando sia iconograficamente che formalmente le rigide direttive controriformistiche allora vigenti, soprattutto in considerazione del fatto che l’opera era destinata ad essere esposta in un luogo sacro.
Caravaggio, però non credeva più nei valori delle regole formali che contrastavano con la corruzione della chiesa romana controriformista, e poi lui comunque era artista indipendente e coraggioso e se ne infischiva di non essere pagato anche a costo di vedere le sue opere finire chissà dove.

E fu così che puntualmente il dipinto fu rifiutato in quanto considerato indecoroso e sconveniente. 

Secondo il Baglione, pittore e rivale di Caravaggio, il quadro scandalizzò in quanto ritraeva la Madonna gonfia e con le gambe scoperte. 
Da tempo in effetti il pittore - secondo quanto narra il Bellori -, spinto dal suo crescente interesse per la raffigurazione degli aspetti più realistici della natura, “cominciò l’imitazione delle cose vili, ricercandosi le sozzure e le deformità, come sogliono fare alcuni ansiosamente [...] e così nell’imitare li corpi si fermano con tutto lo studio sopra le rughe, e i difetti della pelle e dintorni, formando le dita nodose, le membra alterate da morbi. Per li quali modi il Caravaggio incontrò dispiaceri, essendogli tolti li quadri da gli altari”.

La tela, dopo essere stata rifiutata dai committenti, fu messa in vendita e venne acquistata nel 1607, per 300 scudi, dal duca di Mantova, consigliato dal lungimirante parere del suo pittore di corte: Pieter Paul Rubens, che la ritenne una delle opere più riuscite del pittore lombardo. Nell’aprile del 1607 prima che il quadro giungesse alla corte di Vincenzo Gonzaga, venne esposto al pubblico a grande richiesta e con incredibile successo. 

Successivamente (1627–28) essa finì nella raccolta del re Carlo I d'Inghilterra e nel 1649 in quella del banchiere Iabach, che nel 1671 lo cedette a Luigi XIV per Versailles: da qui, nel 1793, dopo la rivoluzione francese, finì al Musée Central des Arts e, infine, al Louvre di Parigi.



da: homolaicus

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