Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

mercoledì 29 luglio 2015

Emanuel Carnevali




Volevo maledire i miei occhi encefalitici,
ma non maledissi nulla, 
perché la mattina era bella 
e c'era pace nel mio cuore.

: :  Emanuel Carnevali, Castelli sulla terra - Le montagne  : :



Manuel Federico Carlo Carnevali, poeta e scrittore italiano, nacque a Firenze il 4 dicembre 1897. Emanuel, Em o Manolo, come veniva alternativamente chiamato, venne al mondo dopo che i genitori si erano separati. Dopo l'infanzia e la morte della madre che avvenne quando aveva 11 anni, venne messo in collegio dal padre. 

Per i continui litigi con il padre che lui considerava autoritario e troppo reazionario, decise di emigrare negli Stati Uniti.

Inizialmente visse a New York dove esercitò umili lavori saltuari: lavapiatti, garzone di drogheria, cameriere, pulitore di pavimenti, spalatore di neve ecc., e soffrendo fame, abbietta miseria e privazioni di ogni sorta. Col tempo imparò la lingua e cominciò a scrivere e ad inviare i suoi versi a tutte le riviste che conosceva. Inizialmente rifiutate, le sue poesie cominciarono man mano ad essere pubblicate ed Emanuel a farsi conoscere nell'ambiente letterario, diventando amico di diversi poeti, tra cui Max Eastman (1883-1969), Ezra Pound, Robert McAlmon (1896-1956), e William Carlos Williams.

Lasciata New York ed Emilia Valenza, la ragazza d'origine piemontese che aveva sposato nel 1917 e che viveva con lui nell'allora malfamato "East Side" di Manhattan, se ne andò a Chicago, dove visse ancora di stenti ma continuando il suo lavoro di letterato. Le sue lettere a Benedetto Croce e a Giovanni Papini verranno pubblicate nel 1980 col titolo Voglio disturbare l'America .

Colpito da encefalite letargica, nel 1922 ritornò in Italia, dove visse gli ultimi vent'anni fra l'ospedale di Bazzano, il Policlinico di Roma e la clinica bolognese Villa Baruzziana, ma continuando però sempre a scrivere.

Morì l'11 gennaio 1942, a 45 anni, nella Clinica Neurologica di Bologna, soffocato da un boccone di pane. Riposa a Bologna nel Cimitero della Certosa.

Dimenticato dalla critica e dal pubblico, Emanuel ha lasciato un piccolo, ma tagliente e forte segno nella letteratura americana del Novecento. Pur vivendo quasi in miseria, passando da un lavoro all'altro, e da un amore all'altro, frequentando prostitute e teppistelli, riuscì a partecipare, da straniero, al rinnovamento dell'avanguardia letteraria americana dell'epoca.



da: wikipedia

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