M.C. Goodwin - Death Quit

martedì 16 aprile 2013

J.H.

Jeanne Hèbuterne a 16 anni

Jeanne aveva diciannove anni quando, nell’aprile del 1917, conobbe il pittore “maudit” che, trasferitosi da Livorno, dove viveva in un ambiente intellettualmente stimolante, a Parigi, conduceva una vita fuori dalle mode e dalle correnti, da bohémien, sregolata, fisicamente minato, dedito al bere, agli stupefacenti e alle donne, e in difficoltà economiche.
Lei era bella, aveva occhi azzurri e lunghi capelli rosso-castani, gli amici la chiamavano Noix de coco; riservata, dolce, un poco malinconica, affascinò subito il pittore che se ne innamorò perdutamente, e lei di lui.

Dal loro legame, che pure fu movimentato e tempestoso nacque una figlia, Jeanne.

Nel gennaio del 1920 Amedeo si ammalò di polmonite; pochi giorni prima di morire svenne nello studio che divideva con Jeanne che, completamente paralizzata dal terrore, gli restò accanto mentre agonizzava senza neppure tentare di chiamare un medico, ma il destino della donna era indissolubilmente legato a quello del suo uomo.
Il giorno dopo la morte del pittore, incinta di otto mesi, Jeanne si suicidò lanciandosi da una finestra.
Cinque anni più tardi il suo corpo fu rimosso dal cimitero di Bagneaux e fu sepolto in quello di Père Lachaise, accanto a quello dell'amato.



da: letteraturaalfemminile.it

Nessun commento: